L’altro giorno, lungo via Selice, sfrecciava un “rider” che avrà avuto si e no una settantina d’anni.
Sulla sua city-bike. Capelli bianchi, affanno, gobba pronunciata. Fatica. La falcata sostenuta ma simile a più ad una tortura. Anziché godersi i nipotini stava rischiando la vita in una strada tra le più trafficate, a fianco di autotreni che gli sfrecciavano a pochi centimetri.
Probabilmente, era l’unico lavoro che l’uomo era riuscito a trovare prima di poter accedere ad un’agognata pensione. Nel vuoto di offerte di lavoro di questi mesi di crisi assoluta, probabilmente.
Con agenzie interinali cannibalizzate dalla domanda, che dosano i pochissimi annunci ai pochi fortunati.
Ad oggi, gli unici settori che offrono un lavoro in breve tempo, sono quello alimentare, quello relativo al delivery del cibo, il farmaceutico e quello sanitario. Restano davvero soltanto le briciole al di fuori di queste categorie. È in ripresa quello edile, grazie ai nuovi bonus.
Per quanto riguarda il delivery dei ristoranti, ogni riders compie una gara a sé. Più consegni, più guadagni. Più veloce consegni, più guadagni. Più distante consegni, più guadagni. Più consegni velocemente, più punteggio ottieni in una speciale graduatoria e più guadagni. In caso di pochi ordini, è previsto un incentivo di circa 1,5 €. Non c’è vento, acqua, caldo che tenga. Mentre impazza il lockdown, le piazze deserte sono affollate soltanto da ciclisti con in spalla una borsa termica di cibo.
Occorre considerare come non sia obbligatoria una mancia, quindi ci si basa prettamente sul guadagno offerto dall’azienda. In altri paesi le mance restituiscono un po’ di dignità al lavoratore. Sono come obbligatorie e sicuramente meritate. Non ci sono ferie, non ci sono permessi, non c’è malattia. Non ci sono indennità di maternità, perché loro sono una categoria tecnicamente “autonoma.” Da pochi mesi sono riconosciuti come un settore importante di lavoratori indispensabili. Lentamente, sta vedendo la luce una svolta, dopo anni di lotta, che vedrà alcuni dei colossi del settore de delivery assumere con contratti più umani. Una paga di circa 9 euro l’ora, con ferie, malattia, maternità e paternità. Ma questo, è previsto al momento soltanto dai pochi colossi multinazionali, e grazie anche alla pressioni dei sindacati che da mesi lavoravano in questa direzione, dopo i ripetuti gridi d’allarme dei lavoratori.
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