Imola. “Invito le opposizioni imolesi a farsi carico di un referendum che possa fare decidere il territorio e i cittadini” E’ questo l’invito-provocazione lanciato da Simone Carapia, consigliere metropolitano e comunale della Lega, pervenuto agli organi di stampa nelle ultime ore. Il dibattito in merito alla nuova “auslona” metropolitana non accenna a spegnersi: anzi, sembra quasi che il passaggio non sia così automatico come forse da Palazzo d’Accursio qualcuno auspicava: “questo dibattito tra le istituzioni bolognesi e regionali è partito in sordina, ma ha subito una forte e non casuale accelerazione.” – spiega il leghista- “non ci vorremmo trovare, vista l’apatia interessata o meno di chi governa la città, a cose fatte”.
Carapia rievoca cosa successe quando il dibattito sulla fusione dell’ausl Imola era emerso – “Il PD l’ultima volta ha perso, pochi anni fa, grazie anche alla mancanza di chiarezza sull’autonomia e sul futuro della nostra azienda sanitaria locale”.
Carapia fa subito sapere come “la nostra autonomia sanitaria non è in svendita. E se qualcuno ha in mente di trasformare Imola, con le sue eccellenze produttive e la sua comunità, in un quartiere di Bologna, si sbaglia di grosso”. – Il consigliere del Carroccio non risparmia la Giunta Panieri– “Con dei ‘ni’ non si salva l’autonomia della sanità imolese”- spiega– “e non si mettono dei freni al progetto bolognese di fagocitare l’Ausl di Imola. Se ci fossero stati sindaci come Marchignoli e Solaroli si sarebbero già messi di traverso. Invece Panieri pare non voglia contraddire il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, perché tiene molto alla carica di vicepresidente metropolitano e alla sua carriera. In questa vicenda” – rievoca Carapia -“colpisce il fatto che Imola pare rimanere fuori dal dibattito. Per noi e il nostro territorio decidono altri e questo è inconcepibile”, conclude il leghista.
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