INTERVISTA A STEFANIA CHIAPPE, EX PRES.TE DEL CONS.COMUNALE DI IMOLA E’ CANDIDATA NEL COLLEGIO PLURINOMINALE P02 ALLA CAMERA E UNINOMINALE DELLA CAMERA U05
Come siete riusciti a raccogliere tutte quelle firme in così poco tempo? In tanti vi davano già per spacciati…
“Diciamo che ci stavamo preparando per le elezioni, ma non prima di marzo e la data del 25 settembre certamente ci ha costretti ad accelerare molto tutte le attività necessarie per presentarci. Raccogliere le firme in agosto, in sole 3 settimane è stato ovviamente molto faticoso, ma, contrariamente a quanto ci aspettavamo (ossia che le persone potessero essere in qualche modo infastidite dalla nostra richiesta di venire a firmare in piena estate, durante le loro vacanze) abbiamo trovato tantissima disponibilità. Le persone ci cercavano ai banchetti per firmare, ci scrivevano e chiamavano per chiedere dove e quando poter firmare. È stato un bellissimo bagno di solidarietà, anche da parte di alcuni che pur dichiarando una diversa appartenenza politica, ritengono che la partecipazione alle elezioni debba essere garantita a tutti, senza questo tipo di condizione (tra l’altro riservata solo alle forze di opposizione del governo in carica …).”
Quante firme siete riusciti a raccogliere nell’imolese?
“Nel collegio 2 della Camera abbiamo raccolto circa 1700 firme (il minimo era 750) e in quello 2 del Senato ne abbiamo raccolto circa 2400 (sempre minimo 750, massimo 2000) e abbiamo dovuto tenerne fuori dalla presentazione circa 500, per evitare di superare il numero massimo consentito.”
Seguite un po’ l’onda no-vax e il malessere generato dalla gestione della campagna vaccinale: sareste esistiti senza Covid?
“Italexit è nato prima della pandemia e gli obiettivi principali sono nel nome stesso: Italexit. Quindi, stante il fatto che non siamo no vax ma per la libertà di scelta, non certamente solo sui vaccini ma su tutte le scelte che interessano la vita delle persone, la risposta è: certamente sì.”
Quali saranno le vostre istanze primarie da portare in Parlamento?
“Prima di tutto, scostamento di bilancio per aiutare concretamente famiglie e imprese ad affrontare i folli rincari delle bollette Quindi richiesta di commissione di inchiesta sulla gestione COVID (è nel nostro programma). Abolizione definitiva di qualunque tipo di pass e abolizione del piano colao. Referendum per uscita da eurozona, e in ogni caso immediata ritrattazione degli accordi economici e limiti su bilancio interno. Piano di restituzione di quanto perso economicamente a tutti i sospesi per motivi sanitari, e reintegro immediato nel luogo di lavoro.”
State riscontrando, per caso, un aumento del malessere nelle persone generato dall’ambiguità di Sanità e Governo sulle risposte in merito al vaccino e sopratutto alle reazioni avverse?
“è ormai diventato evidente ai più che i famosi sieri magici non hanno impedito la diffusione del virus, non hanno salvato da ricovero o addirittura decesso i tanti che hanno creduto a chi ci governa, stanno venendo fuori quotidianamente un numero sempre crescente di morti improvvise, in soggetti giovani e giovanissimi. Insomma, anche chi all’inizio ha creduto al governo e al ministro della sanità, ora non si fida più e ci chiede di fare di tutto per avere finalmente chiarezza e verità.”
Come pensate, nella sostanza, di dare risposte a queste persone?
“Abbiamo un team di avvocati che segue nell’iter giuridico coloro che hanno avuto effetti avversi da siero, sono rimasti senza lavoro e a cui lo Stato non vuole riconoscere la correlazione degli effetti con l’inoculazione. In Italexit ci sono tanti avvocati, e partendo dal territorio, raccogliamo le richieste di aiuto dei nostri concittadini abbandonati dallo Stato, e li aiutiamo. Certo non riusciamo ad aiutare tutti e subito, ma intanto abbiamo iniziato. E siamo convinti che sempre più professionisti si uniranno a noi per lottare contro tutte le violazioni costituzionali su libertà, salute e diritto al lavoro. Si tratta solo di iniziare, e noi abbiamo iniziato!”
BORGHI (ART UNO) “BERSANI ED ERRANI RIMANGONO UN RIFERIMENTO“
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