Multe per violazioni del codice della strada: un incredibile numero di ricorsi accolti (il 65% vinti dai ricorrenti) pone un interrogativo su quali siano le cause di questo fenomeno.
Secondo Luca Morini (Casa del Consumatore di Toscanella di Dozza) “A Imola i ricorsi vengono solitamente vinti per gli stessi strumenti: ad esempio, gli eccessi di velocità hanno una percentuale di soddisfazione del ricorrente bassissima. Gli strumenti problematici sono invece gli elttaff, ovvero quelli che rilevano le sanzioni per i semafori.”
Abbiamo sentito anche Simone Carapia (Lega) che sostiene come bisognerebbe cambiare totalmente strategia: “perché la politica delle multe per fare i bilanci e quella dello spremere il cittadino come un limone non paga: la questione dei ricorsi al giudice di pace vinti dal cittadino per quasi il 66 % dei casi nel 2021 ne è un chiaro esempio”.

Simone Carapia (LEGA)

Sempre secondo il consigliere del Carroccio Sembra che il Comune di Imola, con il comandante della PM Brighi, faccia la guerra al Giudice di pace: In commissione Bilancio il dirigente della PM ha detto sostanzialmente che il giudice di pace si deve dare una regolata perché solamente nel 2021 il Comune ha perso 124 su 188 ricorsi sulle sanzioni da parte dei cittadini con relativo pagamento delle spese e aggravio delle finanze dell’ente con i cosiddetti debiti fuori bilancio che ultimamente stanno lievitando .”

SIG. MORINI, PER QUALE MOTIVO, SECONDO LEI, VENGONO ACCOLTI COSI TANTI RICORSI?

LUCA MORINI (Casa del Consumatore)

“Se si tratta di elttaf (rilevazione semaforiche) queste sono relativamente provanti, ovvero le immagini che vengono prodotte non vanno a provare realmente tutto quello che la norma dice e che occorre per dimostrare la commessa infrazione. Un conto sono gli strumenti che fanno il video: quelli sì fanno crollare i ricorsi, ma se continui a usare quello che fa due fotogrammi, la prima sequenza dovrebbe dimostrare che era già rosso prima che tu impegnassi la riga d’arresto e nella seconda dovresti essere oltre il semaforo. Dovrebbe essere idoneo per dimostrare che hai proseguito la marcia oltre l’incrocio. Perché se tu ti fermi oltre la riga d’arresto o oltre il semaforo , non hai ancora commesso l’infrazione”.

È STATO APPLICATO UN PRINCIPIO DI EQUITÀ?
“Non c’entra niente la facoltà del giudice di pace di applicare il principio di equità, perché quello è nei requisiti che la norma richiede per la punibilità.
Il giudice di pace legge le sanzioni e i ricorsi e in questi c’è scritto che il semaforo dovrebbe dimostrare una cosa, se non viene dimostrata, come quando il ricorrente supera l’intersezione, se ciò non viene dimostrato la multa è da annullare. È un problema proprio di fotogrammi.”


CHE COSA SIGNIFICA PRINCIPIO DI EQUITÀ?

“Significa che i giudici di pace non giudicano secondo il diritto, ma hanno facoltà di decidere secondo equità, come per dire “poverino, è un ricorrente, facciamogli questo piacere”. Le persone tanto poi non capiscono il tecnicismo, ma è questo in realtà. Il giudice di pace, quando va accogliere quelle sanzioni lo fa perchè la norma scritta ha dei requisiti che gli entraaf solitamente non li rispetta. Ci interessammo anche alla Corte dei Conti, che disse che è molto vero quanto dicevamo, ma è anche vero che la percentuale dei ricorrenti è bassa, e quindi il Comune ha un beneficio e quindi non c’è il danno erariale per una eventuale punibilità.”