Domani esce “01.05.1994 “L’ALTRA STORIA” – La Morte di Senna e Ratzenberger” in streaming su CHILI TV
Vi consigliamo di vederlo, perché è un progetto tutto made in Imola, ed è maturato con grande calma e fatica, recuperando ogni piccolo tassello di materiale, il più possibile inedito.
Sono passati tanti anni, ma ricordiamo ancora tutti dove ci trovavamo in quel giorno di maggio che cambiò le nostre vite, le vite di noi imolesi. “L’11 settembre imolese” inizia il 29 aprile 1994 con l’incidente di Rubens Barrichello, che vola sulle gomme della Variante-Bassa a 220 all’ora, rompendosi setto nasale e rimediando un forte trauma cranico che gli farà perdere la memoria per diversi giorni.
Un docu-film di ben 60 minuti, con alcune testimonianze molto interessanti e soprattutto inedite.
Una su tutte quella di Giancarlo Minardi, Presidente di Formula Imola e amico-confidente di Ayrton Senna.
Per quanto riguarda l’inchiesta sul piantone dello sterzo, nel film ci saranno le testimonianze di due pezzi da novanta: il giudice Passarini, PM dell’accusa nel “Processo Senna”: udienze caratterizzate da grandi colpi di scena. Ci sarà l’ex meccanico Minardi che smontò la Williams-Renault di Ayrton per conto della Procura, nell’hangar blindato del paddock, scortato dagli agenti e incaricato appunto di “sezionare” la carcassa martoriata del relitto di Ayrton, arenatosi sulla ghiaia del Tamburello e descritto da molti, “integro”, a torto, poiché, come viene raccontato nel documentario, la Williams era “spezzata completamente da un lato”.
Le testimonianze del PM Maurizio Passarini appunto, in merito agli ultimi secondi di Ayrton Senna nell’abitacolo della sua Williams: le manovre per salvarsi :“frenò disperatamente, con una decelerazione che toccò quasi i 5G”. Ma anche il mistero delle camere-car scomparse: “Il piu grande mistero, ce le consegnarono soltanto mesi dopo, tramite il Pres.te Sagis Bendinelli, e mancava soltanto la sezione dell’urto di Senna al Tamburello”.
Ma anche un importante reportage all’interno delle corsie di rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna, per la parte centrale del docu-film: la testimonianza eccezionale del dottor Giovanni Gordini, che raccolse il testimone lasciatogli da Sid Watkins, a terra, prima di far partire l’elisoccorso sull’asfalto del Tamburello.
Gordini accompagnò Ayrton lungo il viaggio sulla croce alata fino al Maggiore, praticandogli diverse trasfusioni di plasma, infine seguendo il breve decorso medico nel reparto di terapia intensiva dove, ricorda, rimase “Colpito dalla visita di Gherard Berger, di solito i piloti mantengono un certo distacco dalla morte. Noi lo conoscevamo, soltanto cinque anni prima era stato da noi dopo le ustioni per l’incidente che anche lui ebbe al Tamburello. Ci sorprese, un bel gesto. Erano amici , lui ed Ayrton. Rimase lì qualche minuto in silenzio, poi se ne andò”