DI SOFIA NOES
Nel comunicato di stampa, che il collettivo degli studenti del polo liceale imolese ha diramato l’altro giorno, si è parlato di chiarezza e di trasparenza nell’impiego dei fondi pubblici. 

Verrebbe dunque da chiedersi chi controlla la gestione dei fondi Eu e dei finanziamenti che la scuola riceve, perché abbiamo già appurato che il Polo liceale ha già ottenuto alcuni Fondi Europei e anche quelli relativi al PNRR. 

E’ bene sottolineare che questi fondi sono una fonte vitale per gli investimenti, per le infrastrutture scolastiche, e soprattutto per gli studenti, perché sono un’opportunità che viene data per migliorare le nostre scuole. Vanno dunque spesi bene e con competenza, perché  l’impiego di questi fondi può essere revocato dalla stessa Unione Europea, qualora risulti che la realizzazione di progetti, già definiti e programmati, non siano stati  realizzati, entro  i vincoli temporali, indicati dall’EU. In sostanza, se ipotizziamo la scuola ricevesse dei fondi nel 2022, e non li spendesse entro il 2024, i fondi ottenuti, potrebbero venire richiesti indietro dall’Unione Europea, perché anche se la scuola volesse utilizzarli per l’anno successivo, non possono essere tenuti in giacenza, a fare cassa nei bilanci della scuola. L’Unione Europea stabilisce norme molto rigide sull’utilizzo dei fondi, che devono essere spesi interamente entro i termini previsti.

Abbiamo dunque svolto una verifica, che ogni cittadino può fare autonomamente, andando sul sito del polo liceale, e cliccando su Amministrazione Trasparente, da dove è possibile scaricare e visionare ogni documento contabile e amministrativo della scuola.

Ci siamo dunque infilati gli occhiali da contabili, e iniziato ad analizzare due documenti: il bilancio consuntivo del 2022, che contiene dettagli sulle entrate e sulle uscite della scuola, con i finanziamenti ricevuti e le variazioni di Bilancio, e il documento programmatico del Polo, che è un documento di orientato alla pianificazione delle attività scolastiche, con riferimento alla programmazione annuale. Da un’analisi svolta senza specifiche competenze, abbiamo però notato come il bilancio del polo liceale, le entrate principali derivano da fondi statali, europei e contributi privati, e in particolare che l’istituto abbia ricevuto oltre 167,094,07 Euro in finanziamenti europei, di cui, sembrerebbe, dall’analisi del bilancio, che una consistente parte non sia stata spesa.

Se andiamo a guardare nello specifico il documento, emerge che l’istituto ha ricevuto diverse tipologie di finanziamenti dall’Unione Europea, e principalmente nei seguenti capitoli: 

Fondi FESR PON (React EU) per il Digital Board, la scuola abbia ricevuto 89.010,13 Euro ma risulterebbe che 5.952, 27 Euro non siano stati spesi, e questo fondo è molto importante perché è destinato alla trasformazione digitale della didattica. Anche per quello che riguarderebbe la digitalizzazione, che dovrebbe essere una priorità assoluta, una parte dei fondi non è stata tempestivamente utilizzata, infatti sui 66.094,94 Euro stanziati pe la realizzazione reti locali cablate e wireless, la scuola non ne ha speso 2.622,15 Euro.

E’ importante ricordare che il Polo liceale comprende anche il linguistico, i cui progetti di scambio con altre scuole sono vitali e fondamentali ai fini della didattica, purtroppo, anche a questa voce, vediamo come i fondi per il Progetto Erasmus siano arrivati, per un importo pari a 6.160,00 Euro stanziati, ma non sono stati interamente usati, per non discutere poi dei Fondi FSE pari a 100,00 Euro, cifra modesta, ma praticamente inutilizzata. Il problema principale è che se i fondi non vengono utilizzati entro i termini previsti, potrebbero essere revocati e questo costituirebbe un grave danno anche per finanziamenti futuri. L’Unione Europea può infatti, richiedere la restituzione totale o parziale delle somme stanziate, e questo ne causerebbe un danno alla qualità dell’istruzione, limitando le opportunità per i nostri studenti. E’ sicuramente difficile capire il nodo della matassa, sicuramente, la gestione di cosi tanto denaro pubblico determina una necessaria competenza di programmazione e coordinamento nella gestione dei fondi Eu, anche perché alcuni fondi possono essere utilizzati per determinate voci di spesa, il che limita la flessibilità e rallenta i processi decisionali. C’è poi, un altro dato, che ci è saltato agli occhi, ovvero che la distribuzione delle spese evidenzia che una buona parte del budget è stato destinato all’acquisto di beni di investimento, come  gli arredi. Il bilancio mostra anche un ampio avanzo di amministrazione presunto per il 2024/2025 pari circa a 888.619,94 euro di fondi accumulati e vincolati per progetti specifici, di cui i finanziamenti Unione Europea ammontano a una cifra pari a 389.947,30 di cui 365.256,30 dal PNRR. Da questo quadro emerge chiaramente che le risorse date dal PNRR, e nello specifico nel quadro della Next Generation Eu rappresentano un importante voce di finanziamento per il polo liceale, e quindi, hanno ben ragione gli studenti a chiedere maggiore trasparenza. 

Sebbene il bilancio mostri piani ambiziosi per il futuro, è fondamentale garantire che tutti i fondi vengano utilizzati in modo efficiente, evitando sprechi e ritardi che potrebbero portare alla revoca delle risorse.

In un periodo in cui le scuole hanno bisogno di risorse per migliorare la qualità della didattica e delle infrastrutture, è fondamentale che ogni euro venga speso con criterio e nei tempi previsti.