I COMITATI RAVENNATI “Sorvegliamo i fiumi alluvionati grazie ai volontari. Tane quasi invisibili per via della mancanza di manutenzione” I problemi del SANTERNO: “sotto al ponte ferroviario di Voltana golene talmente alte che non si passa a piedi”

Da ormai due mesi, i componenti dei Comitati con i loro volontari “sorvegliano i fiumi oggetto delle alluvioni del ’23 e del ’24 cercando di evidenziare vecchi e nuovi problemi”. Sui nuovi, ricostruiscono – “è facile capire che parliamo di numerose tane di fossori che minano la stabilità delle arginature in occasione delle piene, tanto che” – annunciano – ” risulta – fanno sapere – “che 7 rotte su 10 siano avvenute in corrispondenza di tane che non erano state viste per mancanza di vigilanza da parte dei competenti servizi della Regione e, è giusto dirlo, per la pressochè mancanza di manutenzione che rende quasi invisibili le tane.
IL PROBLEMA DEL LEGNAME NELL’ALVEO DEL FIUME
I vecchi problemi” – analizzano Noi Ci Siamo, Guardiani del Fiume e Progetto Futuro Sicuro – “riguardano l’accumulo di legname in alveo, zone con sponde golenali quasi verticali per cui soggette a facili crolli.” – E sulla situazione dei ponti, prevalentemente ferroviari – “segnalata da mesi con pec al competente servizio regionale”. E poi, si chiedono a cosa serva “indicare la presenza di tane” – dal momento che – “ne abbiamo censite 4 in meno di 50 metri proprio in prossimità del ponte della Bastia” .

“Cosa serve” – ribadiscono – “che il Governatore dica di togliere tutti gli alberi di alto fusto anche se vi sono zone SIC-ZPS, se poi i suoi dirigenti ci dicono poi che faranno unicamente un taglio selettivo, che abbiamo già visto in altre zone e che non serve a darci quella sicurezza che pretendiamo e che ci è stata promessa. Ci dicono che i lavori sono stati appaltati” – ricostruiscono Noi Ci siamo, Guardiani del Fiume e Progetto Futuro Sicuro“ma non risultano lavorazioni particolari in corso. A Voltana” – mostrano le foto – “i piani golenali in corrispondenza del ponte ferroviario sono talmente alti che quasi non si passa neanche a piedi sotto al ponte. Mentre a memoria, i contadini, ricordano che un tempo vi transitavano anche con i mezzi”. Il fiume Santerno” – in quel punto – “sia tutto spostato in sinistra” – un fenomeno, fanno sapere, che ha almeno 30 anni di azione – “e non sappiamo se si farà finalmente una ricentratura dell’alveo e un abbassamento delle golene.

“FATE PRESTO”

Noi” – annunciano –“aspetteremo altri dieci giorni dopodiché, se nulla verrà quantomeno iniziato, ci rivolgeremo alla Procura perchè queste situazioni, in caso di piena dei fiumi porrebbero a rischio la situazione delle persone che qui vivono; le loro abitazioni, il loro luogo di lavoro. Non è una cosa possibile” – concludono – “ma realtà già vissute”.