Il boom di consensi per Isabella Conti (quasi 20 mila preferenze): l’ex Sindaca di S.Lazzaro ora è in lizza anche per la Vice-Presidenza della Regione (l’assessorato al Welfare sarebbe soltanto una formalità)
A IMOLA LUNEDÌ SCORSO PARLO’ A TUTTO TONDO DELLE PROSSIME SFIDE DELLA REGIONE: Abbiamo un tasso di anzianità del 230%: nel 2030 avremo più persone in pensione che lavoratori.”

Imola.Guadagnò la ribalta nazionale come la sindaca del “no alla cementificazione”, opponendosi alla famosa “Colata di Idice“e finendo nel bel mezzo di una bufera mediatica per aver reso pubbliche le pressioni subite. Venne poi aperta un’inchiesta che coinvolse esponenti del PD. La Sindaca di San Lazzaro di Savena è poi rientrata nel Partito Democratico dopo una parentesi renziana, raccogliendo il clamoroso risultato delle oltre 19 mila preferenze di ieri: è stata la più votata in Regione. Potrebbe essere nominata assessora al Welfare: con lei abbiamo parlato lunedì scorso, nell’interessante convention del Faro, dove ha presentato il suo programma e le prossime sfide della Regione. Parlando di sanità (l’autonomia dell’Ausl di Imola) e di welfare, che è il suo “pane”, come ha ammesso e come del resto si è visto chiaramente in questi anni. “Rendere i nidi gratuiti è fare politica abitativa” è il suo mantra. A San Lazzaro li ha resi gratuiti alzando la qualità della vita e attirando nuovi residenti giovani. Nonostante queste premesse, in campagna elettorale a Imola è stata appoggiata dalla Lista Civica Cappello e non dal PD. Non la si è vista nei comizi di Piazza Caduti per la libertà , al fianco di Daniele Manca, Marco Panieri, Irene Priolo e Fabrizio Castellari.
Forse, sotto la cenere cova ancora il fuoco. E questo sarebbe un peccato. Era il 2015, il progetto di una colata di cemento per 180 alloggi in via Roncaglie innesca un duro braccio di ferro in città metropolitana che produsse come reazione le dimissioni di Daniele Manca dalla presidenza dell’ente . La Conti ha fatto riferimento a quella colata di cemento risparmiata anche l’altra sera dal palco del Faro, ospite della Cappello, raccogliendo un fragoroso applauso. Si trattava di nuovo insediamento abitativo nella collina attorno a via Roncaglie, appena dietro il cimitero del Piratello. Erano previsti 180 appartamenti, ma la giovane amministratrice classe ’82 (che ora è in lizza per l’assessorato al Welfare e la Vice-Presidenza della Regione) si oppose in tutti i modi per tentare di lasciare agricola quella graziosa area collinare.
Lunedì scorso a Imola ha presentato la sua agenda, con priorità massima all’emergenza abitativa. E la volontà di costituire – come ha ricostruito ai nostri microfoni – una nuova agenzia regionale per la casa che riesce a garantire un tetto anche alle fasce sociali svantaggiate e a rischio sfratto.