Imola.“Trovo politicamente scorretto che alcuni avversari modifichino gli interventi dei colleghi Consiglieri in Consiglio Comunale, per poi caricarli sui social accompagnati da commenti personali e faziosi. È un comportamento che svilisce il confronto democratico e rispetta poco il dialogo istituzionale.” A sottolineare quanto giá dichiarato in Consiglio Comunale, é il Consigliere Antonio Ussia – “In un contesto già complesso come quello delle emergenze territoriali, servirebbe più rigore, più serietà e più attenzione ai temi fondamentali.A questo proposito” – aggiunge l’esponente di Imola Corre – “il dissesto idrogeologico deve diventare una priorità per il Governo Meloni, che al momento sembra concentrato su altre questioni, come il finto trasferimento di migranti in Albania. Dobbiamo affrontare concretamente i rischi legati al cambiamento climatico, e per farlo serve una politica ambientale che coinvolga tutti.
“Non ho mai proposto di abbattere abitazioni indiscriminatamente come alcuni hanno detto – ci tiene a chiarire Ussia a margine della seduta, dove si è parlato del delicato tema- “mi riferisco ad edifici specifici, situati in zone particolarmente vulnerabili, ad esempio al di sotto del livello del fiume, dove diventa difficile garantire sicurezza e tranquillità agli abitanti. Le persone interessate devono essere sostenute in tutti i modi necessari: economicamente, socialmente, psicologicamente e tecnicamente. Le azioni previste attualmente non bastano” – ricostruisce – “occorrono argini rinforzati, casse di espansione, sistemi di laminazione, adeguamento delle fogne e tutte le infrastrutture necessarie, ma insieme a questo serve la tutela delle persone in alcune aree limitate che sono fisiologicamente più pericolose di altre. Abbiamo visto a Bologna, pochi giorni fa, una quantità di pioggia pari a quella che cade normalmente in tre o quattro mesi.
“È fondamentale rinnovare le norme su queste opere” – osserva il civico di maggioranza – spesso vecchie e non più adeguate alle esigenze attuali, per consentire ai Comuni di operare in maniera più efficace e rapida. Da soli, non possiamo affrontare queste sfide, serve un’azione coordinata e urgente da parte del governo centrale.”
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