“Sono quindici anni che sono qui dentro e non mi è mai capitata una cosa del genere. Ovvero, che un Primo Cittadino quereli un imolese per stalking e diffamazione”. A dirlo è un imbarazzato Simone Carapia, durante la seduta del consiglio comunale di giovedì 30 ottobre. L’esponente di Fratelli d’Italia, in una ammutolita sala del Consiglio Comunale, affronta il tema della settimana (querela del Sindaco ai danni di Cesare Bovesi) partendo da una recente esperienza personale – “Mi è capitato in questa legislatura una cosa inusuale che non mi era mai capitata in 30 anni di politica. Una lettera arrivata da un avvocato, nominato dal Sindaco in una partecipata, dove mi si chiedeva per conto di un personaggio pubblico che era Presidente di una società del turismo della zona, di togliere una faccia da una vignetta, altrimenti venivo querelato. Già questa cosa qui era un primo campanello d’allarme. In prima persona poi sapere che il primo cittadino faccia una cosa del genere mi lascia un po’ sbigottito. Son sempre stato vivace, adesso devo ricredermi. Adesso ho paura” – aggiunge – “domani qualcuno mi potrebbe denunciare per eversione? Capisco che delle volte si passi anche oltre, però reputo che siamo tutti grandi e vaccinati, il Sindaco è una persona intelligente” – …… – “se passiamo quella soglia” – si chiede poi il consigliere meloniano – “un domani partiamo prima con una querela poi facciamo anche un TSO? Questa vicenda tornerà spesso nei miei interventi, perchè quando non c’è più un dibattito, e si passa quella soglia, si va a incrinare qualcosa anche a livello di discussione nell’ambito del consiglio comunale.