NOTA CONGIUNTA DI COMITATO AUTODROMO E LEGAMBIENTE: “Nel parco, dall’attuale giunta investiti soltanto l’equivalente di 53.000 Euro annui”
Imola.“È persino stucchevole sottolineare ogni volta tutte le criticità e le condizioni di degrado in cui versa il Parco delle Acque Minerali.” A dirlo in una nota è LEGAMIENTE IMOLAMEDICINA e ComitatoAutodromo: “Basta salire sul monte Castellaccio, volgere lo sguardo verso sud e osservare la distesa funerea di alberi secchi, per avere la chiara percezione di abbandono di un bene pubblico di grande valore ambientale, storico e paesaggistico. Basta sapere che non sono stati richiesti finanziamenti per il ripristino di sentieri e staccionate crollati nel mese di maggio 2023 a causa degli eventi alluvionali per avere conferma di quanto poco interessi all’attuale Amministrazione la tutela del Parco. E di certo non conforta la rivendicazione di “investimenti importanti” per un totale di 350.000 euro dal 2020 ad oggi, addotta dalla Giunta comunale. A seguito di un nostro accesso agli atti” – fanno sapere – “riguardo le spese sostenute dall’Ente per il Parco delle Acque Minerali, è lo stesso Comune di Imola a fare chiarezza: le spese di investimento, dal 2020 ad oggi, ammontano a 214.647 euro, di cui 99.000 euro deliberati dal Commissario dr. Nicola Izzo. In sostanza, quelli che sono considerati “importanti investimenti” dalla Giunta comunale di Imola, corrispondono a circa 53.000 euro annui. Somma che, per esempio, è l’equivalente di un terzo del costo sostenuto per asfaltare/impermeabilizzare il parcheggio di via Malsicura a beneficio degli ospiti della F1″ – attaccano – “o di un dodicesimo di quanto stanziato dal Comune di Imola come contributo per la costruzione della nuova hospitality vip richiesta dalla F1, o, ancora, di un ventiquattresimo del costo dei nuovi box.
Fra le spese di manutenzione ordinaria, ha colpito la nostra attenzione una richiesta del Comune di Imola ad Area Blu di “Rimozione palo della I.P. n.11986 presso il Parco delle Acque Minerali a Imola” (estratto doc. in allegato). Il palo in questione” – ricostruisce il Comitato l’associazione ambientalista – “è stato rimosso perché svettava in mezzo alla tribuna temporanea allestita di fronte alla variante “Acque Minerali” in occasione della F1. L’autorizzazione della Soprintendenza all’allestimento di tale tribuna temporanea (prot. 8974 del 06/04/2022), stabiliva una serie di condizioni da rispettare poste a tutela del Parco, fra le quali anche la seguente: “al termine della concessione dovrà inoltre essere prontamente ripristinato lo stato dei luoghi”. Di fatto il lampione n. 11986 non è mai stato ricollocato e, attualmente, la zona del Parco in affaccio alla curva delle Acque Minerali è completamente al buio: condizione ideale per bivacchi notturni, vandalismi e degrado” – denunciano le due realtà – come riscontrato anche nei giorni scorsi (video in allegato). Togliere l’illuminazione pubblica, perché d’impiccio agli ospiti della F1, non può in alcun modo essere considerato un “investimento” per il Parco ma, piuttosto, un’azione che ne alimenta il degrado.
“Per quanto riguarda la cura ordinaria del verde” – aggiungono – “ci risulta siano stati estirpati arbusti lungo il confine con l’autodromo, in particolare nella zona del monumento Senna, mentre quelli di fronte al muro ex Tamburello, siano stati calpestati al punto da perdere la forza di rigermogliare: la barriera arbustiva non è molto gradita agli ospiti della F1.
“Ci teniamo a sottolineare che il progetto di ristrutturazione che ha interessato il Parco alla fine degli anni 90, presentato dal Comune di Imola e approvato dalla Soprintendenza, considerava di “particolare importanza, per la delimitazione fisica, ma anche psicologica del parco, la creazione di una fascia di vegetazione arborea e arbustiva lungo i confini con l’autodromo, che a maturità creerà una piacevole ed impenetrabile barriera visiva”. E’ sotto gli occhi di tutti” – allargano le braccia comitato e associazione – “la priorità di questa amministrazione: gli ospiti della F1 e le loro esigenze.“
“Nei giorni scorsi” – segnalano ancora l – “ci siamo rivolti alla Soprintendenza per rappresentare, ancora una volta, la situazione di degrado del Parco; per avere contezza riguardo la eventuale autorizzazione alla rimozione e soppressione definitiva del palo dell’illuminazione pubblica n.11986 presso il Parco delle Acque Minerali; per essere informati circa le attività di controllo, esercitate dalla Soprintendenza, sull’effettivo rispetto delle condizioni poste nelle autorizzazioni rilasciate al Comune di Imola nell’ambito del Parco delle Acque Minerali; per ricordare che siamo ancora in attesa di essere contattati per il sopralluogo al Parco da noi richiesto il 17 luglio scorso.“