A Imola, durante i grandi eventi, ci sono molte persone che “soggiornano uno-due notti, con una internazionalizzazione del 50 per cento, e che a Imola non vanno solo in autodromo” – ma – vedono anche la città, conoscono un luogo e i suoi servizi , fanno cose a livello culturale ricreativo e artitico.” E’ quanto ha ricostruito l’assessora Elena Penazzi in consiglio comunale, per fare chiarezza circa la variazione in negativo dei dati turistici regionali degli ultimi mesi “durante gli eventi la città è conscia che bisogna attrarre i turisti nei luoghi culturali e del divertimento come le piazze del centro.” Turisti che – “una volta stati in autodromo possono vivere la città, e questo è innegabile.” E poi sui dati turistici emessi dalla Regione, argomento che ha tenuto banco tutta l’estate – La statistica regionale segue una legge nazionale, è un dato che obbligatoriamente tutte le strutture devono dare, ma non è sanzionabile, e oggettivamente è vero che tutte le strutture, anche quelle piccole si stanno organizzando negli ultimi tempi – e sono tante” –segnala l’assessora – “non sono ancora entrate in un meccanismo virtuoso della consegna dei dati nei tempi utili. Ci sono delle strutture che anche nei grandi eventi, come la F.1, aprono temporaneamente, ed è il caso di quei dati mancanti a maggio” – come ad esempio, ricostruisce la Penazzi – “quella grande struttura di campeggio che non aveva fornito i dati fino ad agosto, e per quello i dati sono poi aumentati. Nessuno” – aggiunge – “ha fatto altro che sollecitare le strutture a consegnare i dati alla regione. I dati invece della tassa di soggiorno sono ufficiali, il Comune riceve il versamento della tassa dalle strutture, non sono dati confutabili e questo è palese. Ad oggi oltre 50 strutture con oltre 250 letti, non hanno ancora consegnato i dati statistici alla regione. La tassa di soggiorno incide numericamente solo per le persone che la pagano, tante – comprese i lavoratori, portatori di handicap e i loro accompagnatori e sono parecchi, i minori di 14 anni, e numericamente il nostro numero è diverso da ciò che può darci quello della Regione. Il dato , anche il nostro dei pernottamenti, con un aumento rispetto al 2023 di 6800 unità di quanti pagano la tassa di soggiorno e rispetto al 2019 di 9000 unità penso sia un numero interessante.”
Sulle strutture – “Il numero delle strutture, b&b, agriturismi, case vacanze e appartamenti ad uso turistico stanno aumentando vertiginosamente, c’è lavoro. Se aprono rispetto al 2019, vuol dire che c’è una richiesta. E tante ne apriranno nei prossimi anni. Per questo dico che non possiamo ritenerci insoddisfatti del risultato.”