Il Comune di Imola aggiunge un nuovo mattone alla politica di sostegno abitativo, messa in campo per dare risposta al bisogno di casa. Nei giorni scorsi, infatti, la giunta comunale ha deliberato di destinare 6 alloggi, a canone concordato, a nuclei con ISEE pari o inferiore a 15 mila euro, che si trovino in situazione di emergenza abitativa (ad esempio per sfratto esecutivo). I casi saranno individuati su segnalazione del Servizio Sociale Territoriale in accordo con l’Amministrazione Comunale. L’utilizzo di questi 6 alloggi, che fino a ieri erano dati in gestione ad Area Blu per l’assegnazione a canone sociale o contenuto, si rende necessario considerando che a causa della perdurante crisi economica, aggravatasi ulteriormente a seguito della situazione pandemica da Covid-19, un numero sempre maggiore di persone e famiglie esprime difficoltà nel soddisfare il proprio bisogno di “casa”, trovandosi nell’impossibilità di sostenere il costo di un contratto di locazione sul libero mercato.
Inoltre, la situazione di precarietà economica, unitamente a situazioni di disagio sempre più diffuse, concorrono ad aumentare situazioni di emergenza abitativa, in particolare per quanto riguarda i nuclei più fragili e vulnerabili.
Nel caso specifico, i nuclei familiari assegnatari, anche con figli, dovranno essere residenti nel Comune di Imola ed essere in situazioni di difficoltà di tipo abitativo per motivi economici; oppure essere composti da donne vittime di violenza, sole o con figli minori, che vengano inserite in percorsi di autonomia abitativa, attraverso i servizi sociali anche in collaborazione con i Centri Antiviolenza.
I 6 alloggi con relative rimesse e cantine, sono ubicati in via Taglioni 21 (zona Rivazza – Tre Monti) e verranno assegnati e disciplinati con un contratto di locazione il cui canone e la suddivisione delle spese tra inquilino e proprietario sarà calcolato secondo quanto previsto dall’Accordo territoriale per gli affitti a canone concordato.
Qualora gli alloggi non venissero assegnati in tutto o in parte ai nuclei sopra indicati, Area Blu potrà locarli attingendo da graduatorie in essere (locazione permanente o E.R.P.) del Comune di Imola.
L’assessora Spadoni: “non vi siano immobili vuoti e famiglie bisognose” – Riguardo a questa scelta del Comune, l’assessora al Welfare, Daniela Spadoni sottolinea: “questa Amministrazione comunale sta lavorando molto per incrociare le disponibilità immobiliari del Comune con i bisogni abitativi delle famiglie. Non vi siano immobili vuoti e famiglie bisognose. Questo è un primo step che intende rispondere proprio a quelle famiglie in cui uno dei componenti ha perso il lavoro, perché si trattava di lavoro precario colpito in modo pesante dalle limitazioni pandemiche, o che ha subito una diminuzione considerevole del proprio reddito tale da non potere più pagare il canone di una locazione privata. Si tratta di una emergenza abitativa per la sua temporaneità, ovvero fino a che non si rende disponibile un alloggio in ERP o in ERS, ma richiama alla responsabilità del pagamento di un canone. Un passo alla volta per risolvere i problemi abitativi delle famiglie di Imola”.
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