Dopo i recenti catastrofici eventi alluvionali è normale che, oltre a gestire l’emergenza nell’immediato, ci si interroghi anche sulle responsabilità:
“la sinistra grida allo sciacallaggio politico tentando maldestramente di scollarsi da dosso responsabilità.

Pare che lo sciacallaggio politico sia tale solo quando proviene da destra” – attacca Alberto Ferrero (FdI) – “e quando ci si avvicini alla data di importanti elezioni, come quelle che si terranno nella nostra Regione nel prossimo mese di novembre. Noi, invece, cerchiamo di analizzare i fatti ed i dati e poco importa che, secondo il PD, sia quasi un atto di lesa maestà anche solo sospettare dell’operato della Regione Emilia Romagna.

Tuttavia della mala gestio dei nostri territori è più che lecito sospettare se si considerano gli atti incontrovertibili adottati dalla Regione. Uno di questi” – aggiunge – “è la delibera ella Giunta regionale n. 195 adottata il 13 febbraio 2023, quindi poco prima delle alluvioni dello scorso anno.
Nei considerando di questa delibera si attesta che, dal 2010 al 2020, la Regione ha ricevuto finanziamenti dallo Stato per ben 688.042.400 milioni di euro in seguito alla sottoscrizione tra Regione e Stato dell’”Accordo di programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

Oltre a ciò” – rende noto il consigliere meloniano – sono stati stanziati 381.083.079 milioni di euro di cofinanziamento regionale. Insomma oltre un miliardo di euro per la realizzazione di interventi relativi alla mitigazione del rischio idrogeologico.

La delibera prevede” – osserva Ferrero- ” una riduzione di allocazione di risorse, passando da 1.200.000 a 266.853,25 mila euro, per lavori riguardanti il Fiume Lamone e facenti parte del Progetto di messa in sicurezza delle località Mezzano, Villanova, Traversara. In sostanza ci si era resi conto che il fiume necessitasse di essere messo in sicurezza, tuttavia rispetto a quanto era previsto inizialmente si è avuta una riduzione dello stanziamento di quasi un milione di euro. Oggi a distanza di un anno e mezzo, sappiamo come sono andate le cose.