Imola. Per quale motivo la Caserma dei Vigili del Fuoco venne individuata nell’angusta collocazione di Via Manfredi?
Fino agli anni ’60 la sede locale dei Pompieri era addirittura in Piazza Matteotti, nei locali dell’ufficio anagrafe poi diventati un bar.

I caschi rossi fino agli anni ’30 erano infatti alle dipendenze del Comune di Imola, inquadrati come normali dipendenti comunali. Operavano in una squadra dipendente dal corpo della Polizia Municipale, come branca specializzata del corpo VV.UU. Poi, con un decreto legge del 1935, il corpo dei Pompieri passò alle dirette dipendenze del Ministero dell’Interno: nel 1938 verrà abolita la denominazione pompiere in favore di quella “Vigile del Fuoco”.


Si decise poi di cercare una nuova sede più idonea, dal momento che dagli anni ’50 Piazza Matteotti iniziava a diventare troppo trafficata oltre al fatto che i Vigili del Fuoco non erano più dipendenti comunali.
Si optò per il nascente complesso residenziale Cavour-Manfredi, situato tra il convento della suore Clarisse e le scuole Carducci. Nel 1958 venne inaugurato il nuovo comprensorio di edilizia pubblica: pare che inizialmente la nuova caserma fosse destinata in una delle due nuove costruzioni ma dal momento che alcune famiglie avevano già acquistato i primi appartamenti, sembrò più logico collocarla nel piazzale di Via Manfredi.
All’epoca, quell’ubicazione era al confine della città, in un punto strategico, dal momento che si trovava a pochi passi dalla circonvallazione vecchia.

Ma lo stabile non era come lo vediamo oggi: già dagli anni ’80 però si presentò la consapevolezza che quel luogo sarebbe diventato presto inadeguato.
E qui forse il grande errore: anziché pensare ad una nuova sede – mentre la città si stava espandendo (ospedale nuovo, Pedagna, Zolino) nel 1982 l’ormai già vecchia caserma venne riammodernata e adeguata alle esigenze dell’epoca.
Mentre a Bologna veniva costruita la nuova sede di Via Ferrarese allora “cattedrale nel deserto” risulterà poi essere in posizione strategica, sul Santerno si optò per aggiungere un piano alla struttura che ospita gli uffici e costruire una nuova torretta per le esercitazioni.
Visti gli investimenti per riammodernare la sede, fino agli anni duemila non si è potuto più parlare di nuova sede dei Vigili del Fuoco.


Poi il 2010, quando esplose il caso della nuova Caserma di Via Lasie. Una sede, quella della zona industriale, giudicata oggi dagli stessi caschi rossi logisticamente non idonea, poiché fuori mano e all’interno del traffico della zona industriale che avrebbe scoraggiato un intervento rapido. L’ubicazione poi abbandonata non era stata scelta dai pompieri. Cosa ben diversa rispetto a Via Bel Poggio, ove i dipendenti del Ministero dell’Interno, dopo un attento studio, hanno pensato potesse essere la più idonea. La nuova caserma sorgerà a circa 200 metri dal DEA, Ospedale Nuovo, nel terreno ubicato dopo gli orti anziani che era di proprietà della curia. L’operazione è stata resa possibile grazie alla “regia” della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che ha svolto il contributo decisivo per rendere reale l’operazione.Il Comune ha approvato, dando la disponibilità alla sottoscrizione, il testo del nuovo “Accordo per la realizzazione del Nuovo Distaccamento dei Vigili del Fuoco”, nell’area di proprietà del Seminario Diocesano, poi acquistata proprio dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e messa a disposizione per la costruzione dell’edificio.