TURISMO, CARAPIA(FdI) “Stagione peggiore di sempre”
Il Comune di Imola: “Dati provvisori”


A luglio 2024 gli arrivi si attestano a -11,6% mentre i pernottamenti a -4,7%. e turismo in calo per il quinto mese consecutivo.
Carapia sostiene che “I dati emersi fino ad oggi sono molto negativi per Imola, direi quasi impietosi, c’è una flessione dell’11,6% con (8233 arrivi) rispetto allo scorso anno e del 7,5% sul 2019 ( anno pre covid). In contrazione anche i pernottamenti (le notti totali trascorse in città dai turisti) che sono 21.246, cioè il 4,7% in meno dello scorso anno e lo 0,8% in meno rispetto al 2019 . E’ da inizio anno” – attacca il meloniano – “che i dati sono negativi è la stagione peggiore di sempre e si evidenzia il fallimento delle pseudo politiche turistiche dell’amministrazione Panieri. Quello che fa più clamore è che questi dati negativi sono in controtendenza con tutta la Provincia di Bologna e il capoluogo felsineo. A sentire loro la città doveva essere invasa tutto l’anno di turisti con le piste ciclabili fino a Castel del rio, i mirabolanti e annunciati da tempo investimenti nel settore artistico culturale e poi l’autodromo  con le mostre addirittura sui gatti e invece è invasa solo di foto del Sindaco Panieri che possiamo considerare il turista cittadino itinerante. La verità” – denuncia il consigliere di opposizione – “è che a Imola  c’è poca offerta turistica. Non esiste un particolare  motivo di attrazione e i pernottamenti sono dati da motivi di lavoro ( Sacmi, Cefla, ecc…) o dalle fiere di Rimini e Bologna. Poteva nascere del turismo da agriturismo o cicloturismo con la ciclabile del Santerno , ma sappiamo tutti come l’hanno progettata e gestita. Luoghi limitrofi” – ricostruisce – “come Faenza vantano 18 agriturismi nelle colline circostanti  con mediamente 6 camere piene 6 mesi all’anno. Tali agriturismi sono in collaborazione tra loro senza interventi, specchietti per le allodole, di società del turismo del territorio come IF che lasciano il tempo che trovano e danno la possibilità a qualcuno di sedersi. I numeri ” – conclude – “indicano chiaramente che è il momento di ripensare le nostre strategie turistiche e non continuare a fare gli autoreferenziali incensando una realtà turistica che non esiste sul Santerno.”
DAL COMUNE DI IMOLA NON TARDA AD ARRIVARE LA REPLICA:
“In merito ai dati preliminari che riportano un calo delle presenze turistiche a Imola nel primo periodo del 2024, il Comune sottolinea che tali dati sono provvisori. È bene attendere i numeri definitivi e analizzarli a fondo, per avere una visione complessiva dell’andamento.

Imola ha registrato ottimi risultati di presenze negli ultimi anni” – fanno sapere da Piazza Matteotti – “anche grazie al rilancio di eventi storici (come il Baccanale, la Fiera Agricola o Imola in Musica), che oggi registrano arrivi e pernottamenti in numero superiore rispetto al passato. Inoltre, grazie ad una strategia di destagionalizzazione, il Comune continua a promuovere eventi anche nei mesi meno frequentati, contribuendo a rendere Imola una città attiva tutto l’anno.

Il progetto “Terre&Motori”, il calendario di The Sound of Imola e il recente ingresso del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola nel Patrimonio UNESCO sono asset con cui continuiamo a lavorare per rafforzare la nostra attrattività turistica. Il turismo a Imola si sta inoltre diversificando con proposte legate all’olio e al vino, alla natura e ai percorsi di trekking, offrendo esperienze autentiche legate al territorio e alle sue eccellenze.

Rimaniamo fiduciosi che il dato consolidato dell’anno confermerà l’efficacia delle nostre iniziative e il costante impegno per lo sviluppo del turismo a Imola.