Quadruplicamento linea ferroviaria Bologna -Castel Bolognese: Il Comitato Imolese NOVIADOTTO rilancia l’opzione tunnel sotterraneo, chiedendo di rispettare le direttive europee circa l’impatto ambientale e citando alcuni esempi in Europa ove il percorso ferroviario scorre sotto alla città: “Ecco gli esempi: Londra, Zurigo, Copenaghen, Firenze e Bologna”.
Imola. L’obiettivo del comitato ‘NoViadotto’, che ha promosso una raccolta firme presentata a tutti gli enti coinvolti, al fine di riesaminare e favorire il progetto di affiancamento alla linea esistente, «non è certamente quello di contrastare la realizzazione di infrastrutture
che possono essere utili alla collettività, ma redige questa osservazione nell’intento di fare presente la sua ferma opposizione e la non condivisione delle scelte costruttive alla realizzazione in oggetto su un viadotto ferroviario realizzato in affiancamento all’attuale sedime ferroviario, destinato al passaggio di treni AV/AC. Un ecomostro che attraverserebbe la città, estremamente pericoloso in caso di incidenti di qualunque natura.
«Non capiamo – ammette Armando Martignani, portavoce del Comitato, nelle sue osservazioni – per quale motivo anche a Imola i progetti di sviluppo ferroviario non possano essere pensati e realizzati secondo i principi dell’unione Europea, le cui linee guida sulla realizzazione di infrastrutture ferroviarie che attraversano i centri cittadini mirano a garantire sicurezza, efficienza, sostenibilità ambientale e integrazione urbana.
Questi principi sono contenuti in varie direttive, regolamenti e raccomandazioni dell’Unione
Europea, come ad esempio le linee guida della Commissione Europea per la pianificazione e la
costruzione di infrastrutture ferroviarie che tra i principi indica come priorità quella di considerare l’impatto ambientale, l’inclusione sociale, la gestione del rumore e delle vibrazioni, e la sicurezza dei cittadini e promuove l’uso delle tecnologie avanzate per la riduzione dell’impatto negativo delle infrastrutture sul tessuto urbano.»
PERCORSO FERROVIARIO IN GALLERIA
«La realizzazione di un percorso ferroviario in galleria sotto un centro cittadino è una soluzione
urbanistica adottata in varie città – ricostruisce ‘NoViadotto’ – per ridurre l’impatto del traffico ferroviario sulla superficie e migliorare la qualità della mobilità e della vita dei cittadini.
Questi progetti dimostrano come la soluzione possa portare benefici significativi in termini di
mobilità, riduzione del traffico e miglioramento della qualità della vita urbana. Non capiamo pertanto per quale motivo i progetti presentati a Imola ed in terra di Romagna non possano prendere in considerazione la modalità di intervento, infatti, il tunnel in galleria metterebbe tutti d’accordo, non danneggerebbe proprietà private, imprenditoriali, agricole e soprattutto tutelerebbe la città, l’ambiente e il consumo di territorio.
Ribadiamo pertanto la nostra contrarietà ai progetti presentati- concludono – che vanno a distruggere il comparto agricolo a sud e nord dell’autostrada e sosteniamo la necessità prendere in considerazione la realizzazione di UN PASSANTE sotterraneo che reputiamo di gran lunga un progetto più moderno e rispettoso del territorio in linea con le direttive europee e con quanto anche in Italia si sta altrove realizzando.»