LA SITUAZIONE DI ORTIGNOLA, L’EX PRESIDENTE DI UISP, NINO VILLA RICOSTRUISCE LA VICENDA: “OBBIETTIVO DELLA CORDATA DI ENTRARE IN POSSESSO DELL’IMPIANTO SFACCIATAMENTE DICHIARATO..: E LANCIA UNA FRECCIATINA AI POLITICI: “LE MINORANZE IN CONSIGLIO COMUNALE NON HANNO AVUTO NIENTE DA DIRE“
“Sono stato per tre volte presidente del Comitato territoriale della Uisp di Imola (poi Imola-Faenza), sempre a costo zero, consigliere comunale (P.C.I., poi Rifondazione dopo lo sciagurato scioglimento del partito), assessore allo Sport e ai Servizi sociali.”
Penso di poter parlare con cognizione di causa” – ricostruisce Nino Villa – “sulla vicenda della piscina di via Ortignola gestita da Deai, nata dalla Uisp, e sull’assalto alla diligenza per impossessarsi dell’impianto intitolato ad Enrico Gualandi, tentativo destinato a fallire.
Quell’impianto, dopo gli anni del Covid, ha ripreso a funzionare egregiamente e quindi devono smettere le falsità su una cattiva gestione.
Le due realtà natatorie imolesi hanno contratti diversi, ma sono entrambe gestioni pubbliche. Non si comprende, allora, la differenza di trattamento da parte dell’Amministrazione, di fronte ad eventi di forza maggiore come quelli degli ultimi tre anni (come li definiscono Anci-Associazione nazionale Comuni italiani e Anac-Autorità nazionale anticorruzione), nell’erogare fondi pubblici per ripianare le perdite derivate dal lockdown e dall’aumento dei costi straordinari: ad un impianto una pressoché totale copertura dei danni e solo 96.000 euro alla Gualandi per gli aumenti energetici” – osserva l’ex Presidente UISP- “ottenuti a fatica con l’impegno di Sinistra Imolese. Inutile, poi, usare l’argomento della necessità di unificare le due realtà aziendali, che detengono regolari contratti, quando non si riesce a farlo con altre società sportive, senza dare garanzie per i posti di lavoro e i ruoli dirigenziali.
La guerra alla Uisp è cominciata da lontano, da una sottrazione di corsie al Ruggi anni fa, ed è continuata anche con il tentativo di spaccare interi gruppi sportivi, fino all’assalto di attività come il nuoto sincronizzato, approfittando delle difficoltà dovute alla pandemia, con promesse rimangiate e con falsità e menzogne sparse a piene mani: su di me, per una vacanza in Perù, è stato detto che ero andato ad esportare dei soldi. Casomai li avrei portati a Cuba!
Oggi la cordata che vorrebbe entrare in possesso dell’impianto, obiettivo sfacciatamente dichiarato, ha comprato le quote societarie di Ortignola srl per la cifra astronomica e spropositata di 620.000 euro, grande cifra per chi vive di contributi pubblici, pagando con un normale assegno bancario e non, come sarebbe dovuto essere, con un assegno circolare o un bonifico. Stupisce che le cosiddette minoranze in Consiglio comunale non abbiano avuto niente da dire, quando la notizia è stata diffusa da chi non ha certo simpatie sinistrorse.
Oggi il tutto è affidato a cause giudiziarie” – ammette – “anche se gli “assaltatori”, in barba e in spregio al percorso giudiziario in corso, arrancano in azioni sfacciate e chiaramente di disturbo, che non porteranno loro alcun risultato.
“La mia vera preoccupazione” – conclude Villa – “è che a forza di rimestare nella m… elma, gli schizzi di questa assurda vicenda possano arrivare anche sull’Amministrazione comunale.”
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