Imola. Mortalità, Il Bilancio di Missione era un report pubblico redatto dalle AUSL che rendeva conto di una serie di indicatori sociosanitari e che analizzava, tra gli altri, i dati su malattie e sui tassi di mortalità- “È stato allestito fino al 2016″ – allarga le braccia il consigliere Roi – “poi, dopo le polemiche per i dati agghiaccianti di mortalità, la Regione, incomprensibilmente, decise di eliminarlo.”
“Siamo riusciti ad ottenere dalla AUSL di IMOLA gli ultimi dati disponibili del 2023″ – segnalano i 5 Stelle – “i quali rendono conto di una mortalità per malattie delle vie respiratorie ancora molto alta rispetto alla media regionale che già di per sé risulta essere preoccupante. Per la precisione siamo al più 40% “
“Per quanto riguarda la mortalità per sepsi” – denuncia il Capogruppo M5s – “siamo al +60% di mortalità maschile rispetto alla media regionale.”
La sepsi, nonostante sia meno conosciuta di altre malattie, ha un tasso di mortalità cinque volte superiore all’ictus e dieci volte all’infarto” – ricostruisce l’ex Magistrato – “e secondo l’Oms, entro il 2050, causerà più morti delle patologie oncologiche.Si tratta di una patologia che ci risulta possa dividersi tra due grandi causali:”le infezioni dovute ad antibiotico resistenze e quelle contratte in ospedale ed è su queste che va concentrata l’attenzione dato che l’infezione contratta in ospedale può sorgere in diversi contesti.”
“A titolo di mero esempio“ – osservano – “parliamo di mancata sterilizzazione di strumenti chirurgici, mancato adozione di tecniche corrette di lavaggio delle mani, trattamenti con catetere eseguiti condizioni igieniche scarse, mancata cura del paziente allettato etc.Di più. Da uno studio del Centro Europeo per le Malattie infettive (Ecdc) emerge in maniera evidente che oggi in Italia, la probabilità di contrarre infezioni durante un ricovero ospedaliero è del’6%, con 530 mila casi ogni anno, dati che pongono l’Italia all’ultimo posto tra tutti i Paesi in Europa.
Quindi esiste un problema italiano ma dobbiamo fare i conti il problema imolese” – fanno sapere dal Movimento di Conte – “Ora, noi non siamo specialisti in materia, ma vorremmo capire come mai il Sindaco Panieri, che dovrebbe essere il primo garante della salute pubblica, non abbia mai condiviso pubblicamente questi dati in questi anni con le relative preoccupazioni. Perché, visto che si è tenuto le deleghe per la sanità?
Sappiamo bene che ognuno di questi valori può essere scomposto e analizzato più nel dettaglio” – ammettono – “ma resta il tema che se non fossimo stati noi a cercarli, nessuno ne saprebbe nulla, con buona pace della trasparenza nei confronti dei cittadini.
Di questo chiederemo conto quanto prima al Sindaco, affinché venga fatta piena luce su queste criticità che inquietano tutti profondamente.“
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