Materiali archeologici provenienti dal territorio imolese : formalizzato il deposito ai Musei Civici.
Imola si racconta mediante le innumerevoli scoperte archeologiche che si sono susseguite nel corso degli anni mediante scavi ad hoc e per pura casualità.
Sebbene tali testimonianze appartengano al patrimonio dello Stato, al fine di garantire la continuità e l’appartenenza territoriale è stata cruciale la firma tra il Comune di Imola la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara che formalizza l’affidamento in deposito di tutti questi reperti al Comune di Imola.
Questo accordo, ad oggi mai ravvisato e rinnovabile, dalla durata di anni 15, vuole permettere alla comunità di godere delle ricchezze storiche territoriali.
Esiste già dal 2003 presso il complesso Sante Zennaro un deposito di notevoli dimensioni che accoglie tutti i reperti ed è stato in più occasioni aperto alla cittadinanza.
L’assessore alla cultura Gambi annuncia che intorno alla metà di febbraio sarà indetta una conferenza stampa per presentare il progetto del nuovo museo archeologico cittadino presso l’ex convento di san Domenico.
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