COMMENTI
“TOZZONA, UNA MIGLIORE PARTECIPAZIONE E INFORMAZIONE SONO LA LINFA DELLA DEMOCRAZIA. ALZARE MURI DEI SILENZI NON SERVE A NULLA. NON DISPERDIAMO QUESTO PATRIMONIO PUBBLICO: IL CS NON PERDA LA SUA FUNZIONE DI ASCOLTO”
Nella storia politica del quartiere Pedagna non era mai successo che si facesse dietro-front su un progetto. È quanto è avvenuto pochi mesi fa con l’Isola Ecologica di Montericco. Questo ha determinato il crollo di un “muro”, che ha permesso ad alcuni residenti di crearsi uno spazio sui media e di riuscire a raccogliere molte firme e in poco tempo, sia per l’isola ecologica di Montericco che per quanto riguarda l’ampliamento della Tozzona.
Non dimentichiamoci che in Pedagna, sul piatto, ci sono molti voti, e temi del genere, come rifiuti e verde pubblico sono quelli più sentiti dalla cittadinanza.
I MURI DI GOMMA
Il secondo “muro” era caduto nello stesso periodo in Via Marie Curie e Via Lennon, dove anche in quel caso i residenti si sono opposti alle decisioni che riguardavano la costruzione di una strada che sarebbe passata vicina al campo da calcio Calipari.
La Pedagna ha quindi fatto esplodere tanti focolai, in poco tempo, che non si è ancora riusciti a domare: alla Tozzona è esploso il terzo, che riguarda l’edificazione di nuove strutture sportive, scelta che ha spaccato il quartiere. Anche in questo caso, sebbene all’incontro di mercoledì scorso non ne è stato fatto nessun riferimento, il Comitato Agorà Montericco ha raccolto 500 firme in 1 mese
Alla serata hanno partecipato praticamente tutti i soci del centro sociale, di cui molti anziani, che hanno espresso il consenso al nuovo progetto: alcuni si sono opposti ai contestatori (“qui non si parla di politica!”, qualcuno degli storici soci ha ripetuto più volte, come se la politica non c’entrasse nulla in questa vicenda) ; la cosa buffa è che molti dei soci del Centro Sociali hanno partecipato nonostante anch’essi non fossero a conoscenza del progetto stesso, dal momento che nei mesi precedenti non era stato nemmeno discusso nelle assemblee del Centro Sociale, non comparendo mai all’ordine del giorno ma soltanto un vago riferimento al padel nelle ‘varie ed eventuali” ma senza mai menzionare il discorso della tensostruttura.Nella piccola Cremlino della Pedagna, abbiamo visto un film vecchio di trent’anni, in un clima che fa ricordare tanto quello di un piccolo Soviet. Ringraziamo la “casa madre” dei residenti del quartiere Pedagna – La Tozzona – per averci riacceso passioni mai sopite. Perchè la Tozzona in questi anni ha svolto davvero un ruolo fondamentale per il quartiere. Ma quel muro di silenzi – immaginario ma presente davanti ai nostri occhi e sopratutto alle nostre orecchie- che ora crea così tante divisioni nel quartiere, andava abbattuto prima, per favorire la discussione e la comprensione delle intenzioni prima che venissero autorizzate e PROPOSTE. Il muro di Berlino è caduto nel 1989 e se il Centro Sociale è realmente DEM (nel frattempo di acqua sotto ai ponti ne è passata, da PDS a DS e poi PD) dovremmo puntare maggiormente sulla partecipazione e INFORMAZIONE di soci e clienti (che sono anche spesso residenti) e non rischiare di diventare un club d’elite dove le decisioni vengono calate dall’alto. Altrimenti occorre pensare, e in fretta, di riattivare i FORUM di quartiere perché la funzione del CS viene meno.
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