Anche per il 2023 ci sarà la possibilità di raccogliere legname sull’alveo dei fiumi.
Il privato cittadino che, riscontrata la presenza di legna nel tratto di un corso d’acqua, intenderà rimuoverla per utilizzo personale (contribuendo così alla sicurezza idraulica del territorio),potrà farlo, purché rispetti alcune precise disposizioni emanate dalla Regione Emilia-Romagna.
Sarà dunque possibile per i privati raccogliere legna caduta sull’alveo dei corsi d’acqua dei territori demaniali (compreso il Santerno) o legna trasportata dalla corrente in prossimità delle sponde e del fiume. Occorre però prima comunicarlo all’Ufficio territoriale competente (e per conoscenza al Comune).
Inoltre, si potrà raccogliere esclusivamente per fini personali e deve riguardare legna già sradicata. I mezzi di trasporto utilizzati per caricare il legname dovranno fruire di accessi già presenti e sarà vietato apportare modifiche o alterazioni dello stato dei luoghi, sebbene comunque rimanga vietato spostarsi in stretta prossimità dell’alveo con mezzi a motore.
Il taglio delle piante cadute potrà essere eseguito con motoseghe o strumenti di taglio a mano, per ridurne le dimensioni della legna. La raccolta dovrà quindi comprendere anche le eventuali ramaglie connesse. Il quantitativo non dovrà superare i 250 quintali all’anno che ovviamente dovranno essere finalizzati all’autoconsumo senza fini di lucro.
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