La sezione d’appello della Corte dei Conti ha assolto Daniele Manca da ogni addebito a lui contestato – l’ex Sindaco di Imola percepiva l’indennità da Primo Cittadino e quella da Pres.te del Consorzio dei Comuni – si trattava di emolumenti per la carica di presidente dell’assemblea del Con.Ami, per un importo di 16.200 euro lordi all’anno – fatto allora contestato e oggetto di esposto alla Corte dei Conti da parte del centro-destra.
“Per me si chiude una vicenda dolorosa” – ha commentato Manca a caldo – “poiché aveva messo in dubbio la correttezza del mio operato e dei diversi dirigenti, Stefano e Loris in particolare, che avevano contribuito allo sviluppo e alla crescita del con ami, una delle esperienze più preziose ed importanti per le nostre comunità e per i 23 comuni associati.“
Il senatore del Partito Democratico ricostruisce come sia “emersa la corretta definizione della natura giuridica del con ami ( ringrazio gli avvocati per il grande lavoro svolto) e non porto rancori” – osserva – “è infatti compito delle opposizioni vigilare e chiedere chiarezza e trasparenza. La sentenza determina una decisione importante per il con ami, ente pubblico a valenza economica, discrimine fondamentale per orientare al meglio l’indispensabile attivita’ per lo sviluppo e la qualificazione delle nostre città”