La società Benati nacque a Imola nel lontano 1887, fondata da Andrea Benati, imprenditore imolese. Iniziò specializzandosi nella costruzione di aratri, come piccola realtà locale. Dagli aratri, la Benati iniziò a produrre anche macchine per movimento terra. La grande svolta si ebbe con Renato Bacchini, che nel 1961 diede vita alla gloriosa Benati SPA : la realtà diventò un punto di riferimento in Italia e nel mondo per quanto riguarda le macchine movimento terra, componenti meccanici e oleodinamici per cantieristica.
Negli anni ’60 avviò la produzione dei primi escavatori cingolati, per poi passare alle pale gommate. Benati, dopo qualche anno, era già leader del settore in Paesi come Jugoslavia e Bulgaria. Poi, dagli anni ’70, la società si affinò ancora, con la nascita di nuovi rami societari.
Ma nel 1987 arriva la “prima” chiusura della Benati di Bacchini, quando vantava ancora 4 stabilimenti, di cui uno a Imola, due a Mordano e uno a Portomaggiore. All’attivo, nel 1987, si contavano circa 1000 dipendenti. Dal ’87 diventò “Benati macchine” fino al 1999. Nel gennaio 2000 l’acquisto da parte di Fiat–Hitachi.Furono proprio le macchine “terna”, fiore all’occhiello della realtà imolese, ad attrarre la FIAT sul Santerno. La Benati venne quindi assorbita da CNH Global; la società del gruppo torinese rilevò i marchi decidendo di continuare la produzione in Via Selice, ma Mordano e Portomaggiore nel frattempo vennero chiuse.
Gli stabilimenti di quella che fu, fino a pochi anni fa, la CNH, chiusero nel 2011: dieci anni dopo, nel 2021, sono stati acquistati dalla cooperativa imolese di trasporti Cuti-Consai.
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