“Durante la Commissione autodromo del 28/11/2022 l’Assessore Penazzi ha definito critiche
“strumentali, non oggettive e senza numeri” quelle mosse al “capitolo ambiente”.
Inizia così la ricostruizione di Legambiente-ImolaMedicina – “In quei giorni, con numeri quantificati dalla FIA, avevamo dimostrato l’irrilevanza del Bosco “per” l’autodromo (citazione ass. Penazzi), finalizzato a compensare le emissioni di CO2 e altri inquinanti prodotti dalle attività motoristiche: irrilevanza che oggi confermiamo con maggiore forza alla luce dei dati da noi acquisiti.”
Ma il Bosco per l’autodromo, secondo Legambiente è –“semplice strumentalizzazione lo dicono i numeri: circa 108 t/anno di CO2 (anidride carbonica) assorbita, non 4928,112 t/anno come dichiarato dal Comune, sono una piccola goccia nel mare delle migliaia di tonnellate di CO2 emessa dal solo evento F1.”–
L’associazione fa inoltre riferimento ai documenti che riguardano il progetto di forestazione urbana di Imola, in cui – “non vi è traccia alcuna di obiettivi e funzioni riferiti all’infrastruttura Autodromo, alla compensazione delle sue emissioni o al generico autodromo “più verde”. “
“E’ precisato, invece, che la scelta delle specie arboree per il Parco fluviale (bosco dell’Autodromo)” continua Legambiente – “prevede una componente botanica mista, costituita da specie con diverso grado di igrofilia; diversamente da quella scelta per le zone industriale e ai margini dell’asse attrezzato, di nota attitudine all’assorbimento degli inquinanti. Singolare che per un bosco finalizzato a compensare gli inquinanti prodotti dai grandi eventi motoristici, come si racconta, non si sia ravvisata la necessità di scegliere specie arboree con “nota attitudine di assorbimento degli inquinanti”…
“Tuttavia” continua Legambiente – ” la narrazione più clamorosa riguarda i calcoli dei benefici ambientali del progetto di forestazione urbana (tre parchi) dichiarati dall’Amministrazione e attribuiti al Prof. Ferrini dell’università di Firenze (comunicato stampa del 15 novembre scorso). Di seguito mettiamo a confronto i “numeri” comunicati dal Comune con le stime reali calcolate dal Prof. Ferrini:
- per il Comune l’anidride carbonica CO2 assorbita 4928,112 t/anno (tonnellate per ogni anno);
valore stimato dal Prof. Ferrini CO2 assorbita 161,2707 t/anno (tonnellate per ogni anno); - per il Comune il biossido di azoto NO2 rimosso 61334,97 Kg/anno (Kg per ogni anno); valorestimato dal Prof. Ferrini con metodo Regione Toscana NO2 rimosso 2044,499 Kg/anno (kg per ogni anno); stesso inquinante calcolato dal Prof. Ferrini con modello I-Tree Eco (impiegato a livello internazionale) NO2 rimosso 57 Kg/anno al trentesimo anno e 876Kg totali nei trent’anni: metodidiversi di calcolo, risultati distanti fra loro;
- per il Comune il particolato PM2,5 rimosso 18638,61 Kg/anno (Kg per ogni anno); valore stimato dal Prof. Ferrini, calcolato soltanto con modello I-Tree Eco, PM2,5 rimosso 1,5 Kg/anno al trentesimo anno e 22,7kg totali nei 30 anni.
Ma il dato ancora più ingannevole è quello relativo all’ozono (O3). Nello studio presentato dal Prof. Ferrini il valore di assorbimento netto O3 ha un bilancio negativo (-1973,01Kg/anno): il progetto di forestazione di Imola non rimuoverà, bensì produrrà 1973,01 Kg ogni anno di O3 (calcolo con metodo Regione Toscana). Infatti la rimozione di tale inquinante non è menzionata fra i benefici attesi. Al contrario, l’Amministrazione ha comunicato ai cittadini che l’ozono rimosso sarà di 59190,15 Kg ogni anno, cioè ha inventato un eccezionale bilancio positivo che a Imola non si è verificato. - Il valore negativo di ozono -1973,01kg/anno è stato moltiplicato per 30 e attribuito valore
positivo al risultato: 59190,15 Kg di ozono assorbiti/rimossi ogni anno!
Nel comunicato stampa del Comune i numeri di fantasia riportati sono attribuiti ai calcoli del Prof. Ferrini che speriamo prenda lo sgarbo come scherzo carnevalesco meritevole di una sonora risata.
Certo è che questi numeri mirabolanti alimentano seri dubbi riguardo la credibilità
dell’Amministrazione: c’è una precisa volontà di prendere in giro i cittadini o l’impegno assiduo a favore di selfie e réclame non lascia tempo per la semplice lettura e comprensione dei “numeri”?
L’ambiente e la conseguente qualità della vita sono un diritto non trattabile per ogni essere vivente, per questo rimaniamo allibiti sul percorso attuato dall’Assessore Penazzi che, immaginiamo, sia stato validato dal Sindaco Panieri.
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