“Un vero e proprio disastro ambientale, quello che è accaduto nell’alta Valle del Santerno.” Sul disastro ambientale del Rio Rovigo, Carapia (FDI) non nasconde le proprie preoccupazioni -Le acque di questo torrente erano tra le più pulite e frequentate in Vallata. L’emergenza attuale rischia non solo di compromettere l’ambiente , ma anche di arrecare un danno economico significativo al territorio con possibili divieti per la balneazione in vista della stagione turistica estiva.“
Secondo il meloniano occorre mantenere alta l’attenzione sul disastro ambientale: “ci deve essere una rapida soluzione del problema con bonifica da parte di Ditte specializzate e nel caso l’utilizzo dei tanti volontari che vogliono dare una mano nella pulizia e smaltimento di questi rifiuti.“

E sull’intervento degli enti interessanti “che più che azioni celeri sembra stiano troppo a recriminare e addirittura pare che si siano fatte ordinanze contro chi vorrebbe dare una mano per la pulizia sugli argini.” Una notizia, quella del divieto ai volontari di recarsi sul Rovigo, che ha fatto discutere sia in Romagna che in Toscana: “ma bisogna fare presto” – l’auspicio di Carapia – “visto che ci sono due enti regionali interessati ( Toscana ed ER) e non ci siano sorte di scaricabarile o titubanze nell’intervenire . Parliamo di un disastro ambientale che potrebbe compromettere parte anche dell’economia del territorio della Vallata del Santerno e tanti commercianti sono già spaventati dalla situazione che si potrebbe creare tra qualche mese per la stagione estiva. Ma la domanda che in tanti cittadini si fanno, compreso lo stesso Carapia è se sia “l’unica discarica o se ne salteranno fuori delle altre? Non vorremmo ritrovarci ancora in queste condizioni ” – conclude.
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