IL MONITO DEGLI AMICI DEL SANTERNO “TERRA ABBANDONATA PER MESI IN GOLENA. IL PROBLEMA DEL SANTERNO A S.BERNARDINO E’ IL LETTO DEL FIUME ORMAI MOLTO PIÙ ALTO DELLE QUOTE ORIGINARIE” E ARRIVA LA RAI
“Dopo gli eventi di piena delle giornate del 13 e 14 Marzo scorso, la situazione in località san Bernardino di Lugo non puo’ dirsi assolutamente sicura.” Il grido di allarme lo lanciano gli Amici del Santerno che piu’ volte hanno segnalato le problematiche inerenti il tratto del fiume Santerno tramite PEC e comunicati stampa – “Abbiamo ricevuto risposte troppo vaghe e incomplete da parte Agenzia Territoriale, ci hanno risposto che -”Esclusi gli interventi già attuati o in atto alla data odierna, le restanti criticità sono tali da non costituire immediato pregiudizio idraulico, e verranno valutate e gestite con prossimi lavori di questo UT in base ad un preciso ordine di priorità.”
Una risposta” – ammoniscono gli amici del Santerno – “a nostro parere puramente consolatrice per “cucire” le bocche dei cittadini che GRIDANO AIUTO nel senso piu’ estremo del termine.
Se valutiamo l’ordine delle criticità in essere questa e’ una zona di somma urgenza.
Sotto gli occhi di tutti risalta il problema del fondale rialzato di almeno 2 metri rispetto alle quote originarie, ma con le ultime piene potrebbero essere di piu’.

IL PROBLEMA DELL’ACCUMULO DI TERRA ABBANDONATA IN GOLENA
Sui nostri canali social” – denunciano dal Comitato – “in data 14 Marzo abbiamo postato un breve video dove,sempre nella medesima località, ove si osservano cumuli di terra portati al fine dei ripristini golenali in sinistra idraulica e lasciati li per mesi, trascurando il potenziale pericolo di cospargimento nel fondale dei sedimenti durante le piene.
Queste” – ammoniscono – “sono operazioni scoordinate da parte delle autorità preposte e totalmente prive di buon senso.
DIFFERENZE DI QUOTE TRA ARGINI
“L’altra problematica” – segnalano – “e’ la differenza di quotazione arginale tra argine destro e sinistro dove il destro e’ almeno 1 metro piu’ basso mettendo in enorme pericolo la cittadinanza. Sempre nelle risposte a queste problematiche dell Agenzia Territoriale , emerge il rimpallo delle responsabilità, la mancanza di coordinazione tra enti preposti(Autorità distrettualedel bacino del fiume Po,Regione e Protezione Civile) e la conseguente difficoltà ad intervenire tempestivamente. In questa località URGE fare i lavori “bella stagione” o no!
La primavera, appena iniziata, ci ha gia’ dato un saggio della sua forza e non aspetta i tempi burocratici! Attendiamo quanto prima risposte ma soprattutto cantieri aperti e operativi.“
L’EDIZIONE DEL TGR CON L’INTERVISTA AL COMITATO AMICI DEL SANTERNO
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