PROTEGGIAMO CONSELICE: “Fondamentale riportare gli alvei alle quote originali”. SARDELLI: “Ormai chiaro a tutti che gli alberi in alveo vadano tolti”

Conselice/Traversara. “Dopo lo scampato pericolo di questa notte viene spontaneo fare alcune considerazioni. I fiumi hanno tenuto, hanno retto le piene anche se in alcuni casi siamo arrivati al limite.” A dirlo il Comitato Proteggiamo Conselice in una nota: “Le criticità maggiori si sono avute sul Lamone con depositi di legname importanti sul ponte a Mezzano e sul Santerno a San Bernardino. È chiaro a tutti che i fiumi ripuliti dalla vegetazione sono in grado di assolvere al loro compito, man mano che si rimuove la vegetazione il problema si sposta a valle , vedi Mezzano o qualche km prima guarda caso dove il fiume non era stato ripulito. È fondamentale ripulire i fiumi fino alla foce , rimuovere i fossori e riportare gli alvei alle quote originali rimuovendo i sedimenti che si sono depositati nel corso degli anni. Se le autorità preposte faranno tutto ciò avremo svolto una gran parte del lavoro da fare, poi per tutelarci dagli eventi eccezionali che con sempre maggiore frequenza arriveranno servono anche le casse e tutte le opere che si riterranno utili. Quello che non serve sono le bizzarre soluzioni che qualche pseudo esperto propone, che vengono puntualmente smentite dai fatti. Abbiamo bisogno di concretezza , non possiamo più affidarci alla buona sorte. C’è tanto lavoro ancora da fare , e il Comitato c’è !!!!”

IL COMMENTO DI GIANLUCA SARDELLI (Comitato Progetto Futuro Sicuro)
L’argine destro del Lamone all’altezza di Traversara è più basso di quello del lato sinistro. Abbiamo chiesto RIPETUTAMENTE dei sacchi per ridurre il rischio di esondazione, MA NULLA È STATO FATTO; a Mezzano e Glorie, invece i sacchi c’erano. Perchè questa scelta?” – l’analisi del Presidente del Comitato – Forse via Palazza e Santerno erano SACRIFICABILI? Il ponte del Muraglione verso l’una di notte, come si vede, il legname flottante è pochissimo, mentre a Mezzano e al Quagliodromo, una grandissima quantità. Perchè al Muraglione niente, mentre più a valle tanto legno? Forse è stato DIMENTICATO dentro l’alveo del fiume? La Pungela è sicura e soprattutto NON HA CREATO NESSUN RISCHIO per il normale deflusso dell’acqua. Invito il Sindaco Giacomoni e il Sindaco Palli a desistere dal loro progetto SCELLERATO di demolirla. Usiamo quei soldi per gli alluvionati.” è l’invito del fondatore di Progetto Futuro Sicuro, comitato che proprio ieri, all’indomani dell’ennesima evacuazione per Traversara e molti degli abitati lambiti dal Lamone, aveva inviato alla stampa un comunicato stampa di fuoco “il Lamone ha dato agli Amministratori di questo territorio una bellissima lezione: senza ombra di dubbio la pulizia dagli alberi, seppur parziale, ha scongiurato un ennesimo disastro” e ancora: ” è ormai chiaro a tutti che gli alberi al suo interno vanno tolti e questo consente anche a masse enormi di acqua di passare senza fare danni; quella della notte scorsa sembra essere senza precedenti; eppure, è passata indenne persino da Boncellino, in cui il ponte della Ferrovia è veramente molto basso. Ovviamente questo non è sufficiente ma è già un passo fondamentale per ridare speranza a tutti i cittadini che vivono lungo l’asta del fiume Lamone”


LA REGIONE: “Caduti fino a 200 millimetri di pioggia sul Lamone, precipitazioni straordinarie paragonabili a quelle delle alluvioni precedenti, a partire da maggio 2023: la paura delle persone e delle comunità, la gestione dell’emergenza e l’importanza dei lavori realizzati negli ultimi due anni.

Il presidente de Pascale: “Le alluvioni di maggio 2023 uno spartiacque che ha riportato sicurezza territoriale e contrasto al dissesto idrogeologico in cima alle priorità. Legittima la preoccupazione dei cittadini, da Istituzioni territoriali e Governo deve arrivare una risposta coordinata, concreta e certa, attraverso la massima collaborazione e solidarietà”