“Il Comune di Imola ha grande rispetto per i rappresentanti delle sigle sindacali e per tutto il Consiglio Comunale e per questo ci tengo a fare chiarezza rispetto a quanto apparso sulla stampa, a nome di consiglieri di minoranza, relativamente alle tariffe del TPL che sono state deliberate con il Consiglio Comunale del 27/02/2025 e rimarcare l’impegno concreto del Comune a ridurre l’impatto degli aumenti investendo 40.000 euro di risorse proprie che sono state impiegate per portare la corsa singola da 2,30 euro a 1,90 euro, il city pass da 19 a 16 euro, l’abbonamento ordinario da 266 a 246 euro, mantenere inalterato l’attuale costo dell’abbonamento under 27 anni e allargare le agevolazioni previste per gli abbonamenti over 70 anni agli over 65 anni.” A dirlo l’assessora alla mobilità, Elisa Spada, in replica alle dichiarazioni di alcuni consiglieri di minoranza: “A seguito di un approfondimento con TPER, nessuna notizia circa le nuove tariffe è stata anticipata ai rivenditori tramite il portale a loro dedicato. Il giorno 24 febbraio è stata data comunicazione che il portale sarebbe stato riattivato il giorno 1 marzo con nuovi prezzi (indicazione valida per Bologna urbano, extra urbano e Imola) ma delle tariffe non è stata data alcuna informazione.
Una seconda comunicazione è stata inserita la sera del 27 febbraio; a tale comunicazione (valida sia per Bologna che per Imola) è stato allegato il nuovo listino valido dal giorno successivo, il primo marzo. L’allegato pdf, con i titoli di tutti i prezzi, riporta in alto a destra la scritta “aggiornamento 26/2/25”. Si tratta di un refuso interno dato che il 26/02/2025 sono stati fatti gli aggiornamenti relativi alle tariffe deliberate dalla Città Metropolitana e il 27/02/2025 sono stati aggiunti gli aggiornamenti di Imola lasciando inalterata la dicitura di cui sopra. Il portale per le vendite è stato attivato il primo marzo.
Detto questo” – aggiunge la Vice-Sindaca – “la riapertura del dialogo con i Sindacati ha l’obiettivo di migliorare ulteriormente le condizioni per le persone in condizione di fragilità, gli anziani, le lavoratrici e i lavoratori.
“A questo scopo abbiamo chiesto a TPER e SRM ulteriori informazioni e dati disaggregati per poter fare le opportune valutazioni con i Sindacati e perseguire gli impegni che ci siamo presi”.
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