Se qualcuno aveva dapprima ventilato l’ipotesi, in assenza di certezze, che la competenza della pulizia della golena sotto al ponte ferroviario a Voltana di Lugo potesse essere proprio di RFI, ebbene, questa possibilità è stata smentita dallo stesso ente, il quale ha competenza solo nel proprio manufatto. Una volta messo questo punto fermo, il Comitato Amici del Santerno si è rivolto all’Agenzia Regionale per la Protezione Civile: l’ente, a sua volta, ha tranquillizzato i residenti spiegando loro come quel tratto “resta oggetto di progettazione e interventi per opera di SOGESID spa, società di ingegneria in ‘house providing’ delle Amministrazioni centrali dello Stato e incaricata nella collaborazione alla costruzione post alluvione 2023, con fondi stanziati con Ordinanza 35.” ha dichiarato la Protezione Civile. Ma il colpo di scena è arrivato in queste ore, quando Sogesit smentisce di fatto l’ente regionale “Nell’ordinanza 35 non è citata la Sogesid, sono declinati tutti gli interventi. Ribadiamo che l’agenzia della Protezione civile non ha attivato il relativo atto di adesione.Per poter essere autorizzati ad intervenire sulla aste fluviali, l’Agenzia per la Protezione civile deve firmare l’atto di adesione alla convenzione quadro vigente tra la Sogesid e il Commissario alla ricostruzione. É a tutti gli effetti un contratto tra le parti, senza il quale nessuno può operare.”
IL CASO
Gli ultimi importanti lavori che hanno coinvolto quella golena, risalirebbero attorno al 1980. All’epoca il terreno venne abbassato di almeno 3-4 metri. Gli agricoltori della zona ricordano che fino a una ventina di anni fa transitavano tranquillamente con i loro mezzi sotto al ponte: addirittura, con trattori trainanti carri con balle di fieno. Ad oggi, tra il ponte e la golena, per transitarvici a piedi occorre piegarsi. I residenti, sono preoccupati per la sicurezza idraulica di quel tratto di Santerno. Una maggiore manutenzione potrebbe permettere alla piena di passare indenne e sicuramente ristabilire i giusti livelli golenali permetterebbe di accogliere piu acqua in quell’area. Nel maltempo del 2024 però, qualche preoccupazione è nata anche da una erosione spondale limitata ma profonda proprio in prossimità dell’argine a ridosso della ferrovia.
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