La capogruppo di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, con un’interrogazione, chiede alla Regione di fare chiarezza sul motivo per cui Tper S.p.a. ha comunicato ai rivenditori l’adeguamento delle tariffe per il trasporto pubblico prima dell’approvazione in Consiglio comunale.
“Con la proposta di delibera del Consiglio comunale di Imola del 27 febbraio, è stato approvato l’adeguamento e le agevolazioni tariffarie per il trasporto pubblico locale di linea nel Comune di Imola, con decorrenze 01 marzo 2025. I rivenditori dei titoli di viaggio del territorio di TPer S.p.A avevano già i listini aggiornati prima dell’approvazione in Consiglio comunale e con le trattative sindacali ancora in corso. Questo “modus operandi” è oltraggioso e poco edificante nei confronti del territorio imolese, delle Istituzioni (in primis del Consiglio comunale) e dei Sindacati”, spiega la consigliera.
Alla luce di quanto descritto, Evangelisti chiede alla giunta “per quale motivo TPer S.p.A ha comunicato ai rivenditori l’adeguamento delle tariffe prima dell’approvazione in Consiglio Comunale e se questo modo di agire si è registrato solo a Imola o anche in altri ambiti”.
Simone Carapia, consigliere FDI a Imola, punta il dito contro l’assessora Spada “che ha auto la faccia tosta di convocare le organizzazioni sindacali in data 27/2/2025 prima del consiglio comunale per riaprire trattative sui rincari che erano chiuse ormai da giorni, prendendo in giro i sindacati per l’ennesima volta, senza la minima vergogna.“
Ma non basta questo, FDI ha inoltre appurato che i titoli in vendita e non sostituiti ancora ad oggi, anzichè andare a portare nelle casse di TPER gli aumenti richiesti al fine di garantire (dicono dall’amministrazione) il mantenimento del servizio – “stanno portando solo un maggior incasso a chi li rivende che incamera totalmente l’aumento secco su tkt e citypass”
Probabilmente – attacca Carapia – “è questo lo sbandierato sostegno che l’assessore alle attività produttive intendeva dare alle attività commerciali imolesi per agevolarne il rilancio.
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi è l’ennesima conferma che Bologna ordina e Imola obbedisce.“
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