L’ente Consorzio della bonifica Renana sta attirando l’attenzione per le sue pratiche di riscossione fiscale, attraverso Sorit, ufficio riscossione imposte locali, il quale ha il potere di imporre fermi amministrativi sui mezzi di trasporto di coloro che non saldano la tassa, secondo loro, a questo punto, in ogni caso sempre dovuta. Questa misura ha sollevato un ampio dibattito, scatenando critiche e preoccupazioni tra i cittadini.

“Molti di loro si trovano ad affrontare una realtà paradossale: l’obbligo di pagare una tassa che non solo spesso risulta percepita come ingiusta, ma che in molti casi sembra non fornire un servizio adeguato!” – a denunciarlo è Christian Rodondi (Forza Italia) – “La funzione principale della Renana dovrebbe essere garantire il corretto deflusso delle acque. Questa attività deve proteggere il territorio dai rischi di allagamento e alluvione e non sempre è così. Infatti, il sistema delle tasse locali è spesso oggetto di contestazione, sia per la sua alta incidenza economica sia per la scarsa qualità dei servizi offerti in cambio. Questo crea un un circolo vizioso che potrebbe danneggiare ulteriormente i cittadini, costretti a sborsare somme ingenti senza vedere alcun reale beneficio. Molti hanno a che fare con acque bianche, nere o derivate da corsi d’acqua, quindi anche piene di detriti e fango che in caso di maltempo possono penetrare nelle proprietà o in casa, chi più, chi meno.
Un aspetto particolarmente critico” – segnala il consigliere comunale d’opposizione a Casalfiumanese – “riguarda i fermi amministrativi imposti sui mezzi di trasporto. In caso di morosità, i cittadini accusano complicazioni nel caso di vendita dei loro mezzi. Infatti, i potenziali acquirenti si trovano di fronte a veicoli non appetibili; bloccati dalla burocrazia e dalle imposizioni fiscali. Questa situazione non solo diminuisce il valore di mercato dei mezzi, ma ostacola anche la possibilità per molti di liberarsi di beni che vogliono sostituire o non utilizzano più.
Inoltre – aggiunge Rodondi – la normativa attuale rende complicato il processo di demolizione dei veicoli bloccati, lasciando i cittadini in una situazione di stallo di mezzi che oltretutto spesso non hanno alcun valore. Le uniche soluzioni rimangono: pagare, oppure sperare prenda fuoco il mezzo; in quest’ultimo caso la demolizione viene forzata, perché il mezzo diventa inutilizzabile. Se il veicolo soggetto a fermo amministrativo risulta distrutto a causa di incendi, può essere radiato. La frustrazione crescente porta molti a chiedere una revisione delle politiche fiscali locali e un’apertura al dialogo per risolvere queste problematiche.
In un paese in cui la mobilità è fondamentale, è essenziale che enti come Renana e Sorit trovino modi più equi, riflessivi e razionali per gestire la riscossione delle tasse, evitando pratiche che possano ledere i diritti dei cittadini. La richiesta è chiara: un sistema più giusto e trasparente, che realmente rispecchi i bisogni delle persone e che non penalizzi chi si trova già in difficoltà.
Questa situazione” – conclude l’esponente di Forza Italia – invita a una riflessione profonda sul rapporto tra cittadino ed ente pubblico, nel quale la giustizia e la comprensione reciproca devono prevalere per costruire una comunità solidale e funzionante, e insegna che ogni caso è a sé. Le persone vanno lasciate libere e non bloccate nel loro percorso di vita; diversamente viene a mancare l’umanesimo.“