“Non ci stupisce l’immancabile polemica strumentale di chi si sofferma sull’ex bocciodromo di Toscanella proprio a ridosso del termine di un cantiere che ha vissuto tematiche comuni a tante altre realtà in tutta Italia: la delicata uscita dalla pandemia ed i rincari dei costi delle materie prime frutto delle tensioni geopolitiche e belliche ancora presenti nel continente.” A rispondere al Partito Democratico dozzese, dopo il presidio di sabato scorso al bocciodromo di Toscanella, è direttamente il SIndaco Albertazzi – “Siamo ancora una volta davanti al tentativo evidentemente strumentale di dipingere un’amministrazione non trasparente, autolesionista e non impegnata quotidianamente a portare a completamento i cantieri presenti sul proprio territorio.
Appare evidente anche, una scarsa conoscenza delle procedure e normative che regolano l’evoluzione di un cantiere di un’opera pubblica e quali siano i ruoli: le competenze che spettano all’amministrazione, piuttosto che ai tecnici. Il confine normativo, è chiaro e netto. Si rimarca, inoltre, una certa superficialità su quello che è il concetto della ‘fine lavori’ di un cantiere. Una data che fa parte del cronoprogramma delle opere soggetta a verifiche da parte della direzione dei lavori, che non esclude passaggi successivi come la fase legata alle eventuali finiture ed i necessari collaudi con chiusura delle procedure burocratiche.
Dispiace che ancora una volta si preferisca fornire ai cittadini informazioni frammentarie, perché non adeguatamente approfondite.
Quello dell’ex bocciodromo” – ricostruisce il primo cittadino – “è una struttura obsoleta con presenza di amianto che verrà restituita alla collettività in una fisionomia moderna e polifunzionale per soddisfare più esigenze e servizi a beneficio dei cittadini, si alimenta della piena e trasparente sinergia programmatica con la Regione Emilia-Romagna, che co-finanzia l’opera, con la quale l’amministrazione condivide ogni scelta, le avvenute proroghe delle tempistiche realizzative e gli avvenuti rifinanziamenti causati, come detto, da eventi di portata globale non imputabili a negligenze dell’ente“.
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