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Caffè della Rocca, Area Blu ha presentato ricorso in Appello

COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI IMOLA A MARGINE DELLA COMMISSIONE I: “Il bando, oltre a considerare l’offerta economica, ha introdotto criteri qualitativi per
garantire un servizio di alto livello alla cittadinanza.”


“Imola. Il Sindaco Marco Panieri e i dirigenti di Area Blu S.p.A. hanno relazionato alla
Commissione Consiliare n. 1 “Bilancio Preventivo, Rendiconto del Comune;

Istituzioni, Aziende Speciali, Consorzi e Società o Enti e altri organismi a prevalente
capitale pubblico locale al quale il Comune partecipa, escluso l’ASP, Patrimonio” in
merito alla Sentenza TAR Emilia-Romagna n. 00004/2025 Reg.Prov.Coll. n.
00249/2024 Reg.Ric.; bando pubblico indetto da Area Blu S.p.A. per la concessione
di locali e della relativa area annessa in Imola, siti nel piazzale Giovanni dalle Bande
Nere 10/A (Caffè della Rocca), al termine di tutte le procedure legali necessarie a
seguito della stessa.
Come illustrato in Commissione, il Comune di Imola, in quanto Area Blu S.p.A.
società in house, ha delegato ad essa la gestione del bando per la concessione del
chiosco denominato “Caffè della Rocca”, situato all’interno del demanio comunale e
destinato ad attività di somministrazione di cibi e bevande.
Il bando, oltre a considerare l’offerta economica, ha introdotto criteri qualitativi per
garantire un servizio di alto livello alla cittadinanza.
Nell’ambito della procedura di aggiudicazione, è stata effettuata una verifica
scrupolosa dei requisiti morali richiesti dal bando” – fa sapere il Comune – “per garantire la piena
conformità alle normative vigenti.”
“Tra i requisiti valutati figurano:
*Assenza di condanne di reati rilevanti ai fini della concessione e di delitti
da cui derivi l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;
* Regolarità rispetto alla normativa antimafia;

*Assenza di conflitti di interesse o false dichiarazioni.
Tale verifica è stata condotta attraverso l’esame dei certificati richiesti e prodotti
dalle autorità competenti. I controlli effettuati da Area Blu sono stati condotti con
assoluta rigorosità, seguendo procedure consolidate e verificando ogni aspetto
richiesto dal bando per garantire la massima trasparenza e conformità alle normative
vigenti. La concessione è stata aggiudicata al partecipante con il punteggio
complessivo più elevato. Tutte le valutazioni (punteggi e verbali) sono pubblici e
consultabili da chiunque online. Successivamente, il precedente gestore ha presentato
ricorso al TAR, contestando, tra le altre cose, l’ammissibilità dell’offerta economica e
la valutazione dei criteri qualitativi.
Il TAR ha rigettato le principali contestazioni, confermando la correttezza delle
valutazioni di merito svolte da Area Blu. Su 4 punti sollevati dal precedente
gestore, 3 sono stati rigettati dal TAR. Tuttavia, il bando è stato annullato sulla base
di un’interpretazione che ha valutato che Area Blu non avesse effettuato la verifica
prevista dal codice dei contratti pubblici circa il possesso dei requisiti morali in capo
all’impresa aggiudicataria, nonostante la verifica sia stata dedotta in giudizio da Area
Blu né vi siano state contestazioni al riguardo.
Area Blu aveva infatti effettuato i controlli sui requisiti morali previsti nel bando in
coerenza con la natura del contratto, che non rientra tra quelli regolati dal Codice
dei Contratti Pubblici. Una delle questioni principali riguarda l’interpretazione
giuridica sulla natura della concessione, ma nessuna valutazione di merito svolta
dalla Commissione è stata sanzionata dal Giudice e il controllo dei requisiti morali è
stato comunque effettuato.
Di conseguenza, Area Blu, valutando di aver operato con trasparenza e
professionalità, ritiene tale decisione non condivisibile e ha già incaricato il
proprio legale di presentare appello.

L’Amministrazione comunale e Area Blu” – fanno sapere da Piazza Matteotti – “ribadiscono il loro impegno nel garantire trasparenza, qualità e rispetto delle norme in ogni procedura, a tutela dell’interesse pubblico e della corretta gestione del patrimonio comunale.
Con le nuove concessioni, il Comune ha voluto garantire uno standard più elevato di
servizi per la cittadinanza dando molta importanza all’offerta tecnica presentata dagli
operatori, senza trascurare l’impatto economico di tali concessioni, in termini di
ricaduta sul territorio e sulla collettività.

Rispetto ai precedenti contratti, quanto al c.d. “Caffè della Rocca”, il canone è
passato da € 19.910 all’anno a € 48.000. In 12 anni di concessione, porterà 360.000 €
in più a disposizione della collettività. Anche il canone della nuova concessione del
Chiosco Dolce Vita, presso il Parco Tozzoni, è passato da € 16.620 annuali a €
75.000. In 15 anni di concessione, si tratta di 825.000 € in più per la collettività.
Nel complesso, con la revisione di queste due nuove concessioni, oltre ad aver
aumentato gli standard del servizio (come l’apertura del Caffè della Rocca non solo
nel periodo estivo), il Comune otterrà complessivamente 1.185.000 € in più di
canoni, garantendo maggiore qualità del servizio alla cittadinanza. Sono risorse che
serviranno per la manutenzione del patrimonio pubblico, fra cui palestre e scuole.
Aver effettuato procedure di assegnazione aperte e trasparenti, e aver
revisionato i canoni, adeguandoli al mercato, è stato un, seppur da taluni non
apprezzato, coraggioso atto di equità.
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