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Futuro del CAU in salita, UIL: “PS continua a gestire i codici bianchi”

Quando ad intervenire è chi mastica la materia sanitaria, i nodi arrivano al pettine
Come non possiamo non condividere le dichiarazioni del neo assessore Fabi circa il perdurare dell’apertura dei Cau; 42 Cau aperti in regione, tra cui quello imolese, sotto la lente di ingrandimento nei prossimi tre mesi, per valutarne l’effettiva utilità.
A dirlo è Giuseppe Rago (UIL)La funzionalità ed utilità degli stessi da valutare soprattutto come supporto ai Pronto Soccorso laddove ubicati al loro interno. Stop a future ulteriori aperture, chiaro sintomo che non hanno funzionato ed invito all’aggregazione funzionale territoriale auspicando un potenziamento investendo sui Pronto Soccorso. Tutte indicazioni” – ricostruisce il sindacalista – “che vanno a bocciare nettamente anche il Cau imolese unicato distante e senza possibilitá di interazione immediata con il Pronto Soccorso.

Pronto Soccorso” – aggiunge – “che continua a gestire casi di codici bianchi e di non urgenza.
Cau imolese il cui personale deve coprire anche ambulatori non di propria pertinenza.
Confidiamo che a fine Marzo si giunga a porre la parola fine su questo fallimentare esperimento che non ha portato alcun beneficio al Pronto soccorso, agli utenti ed al personale”-
conclude il coordinatore locale della Uil –” come auspicato dal nei assessore che ci trova totalmente in accordo con le sue valutazioni in merito ai Cau voluti dal suo predecessore

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