il caso di Don Antonio Scala, l’ex parroco di Ischia, che ha intrecciato una relazione con una parrocchiana sposata che ha poi lasciato il marito «Non torno a fare il prete». Scoppiato il caso, Don Scala si è autosospeso da tutte le cariche ecclesiastiche.

«Il futuro non lo conosco, io spero di continuare con questa donna perché ci vogliamo bene», ha dichiarato a Storie Italiane. «Per me è stato qualcosa di molto forte, altrimenti ci saremmo allontanati come dopo una passeggiata, tu vai a casa tua, io ritorno a casa mia e nascondiamo tutto. Ma non ci siamo riusciti. Possiamo ingannare gli uomini, ma Dio alla fine vede tutto e sa tutto. Ho pensato di andare dal vescovo e dirgli `ho fatto questo´ e di prendermi la responsabilità, ci vuole un po’ di tempo per tutti».
 
«Voglio bene alla comunità»
, ha poi detto, «porto tutti nel cuore, spero che non si allontanino dalla Chiesa. Ma questa è la mia vita, una mia scelta che non c’entra con loro. Non ritorno, ormai ho chiuso e non mi sento più di fare il prete. Non basterebbe una confessione, ci vuole una conversione»

Il diritto all’amore e al matrimonio per religiosi e religiose, è complesso. Tradizionalmente, nella Chiesa cattolica, i sacerdoti, i preti e suore come altre figure al suo interno, sono tenuti al celibato, un impegno che viene visto come una forma di dedizione totale a Dio e alla comunità. Questo voto viene interpretato come un modo per imitare la vita di Gesù che non si è sposato e ha dedicato la sua esistenza al servizio e all’amore per l’umanità.
Molti sostengono che il celibato sia una forzatura sociale e culturale che può essere in contrasto con la natura umana e le esigenze dei religiosi stessi. Gli esseri umani sono fondamentalmente esseri relazionali, e l’amore romantico è una parte naturale della vita. Alcuni argomenti a favore del diritto all’amore e al matrimonio per i religiosi includono l’umanità; i religiosi non sono esenti dalle emozioni e dai desideri umani e riconoscere il loro diritto all’amore significa accettare la loro umanità.
Consentire ai religiosi di sposarsi potrebbe contribuire al loro benessere psicologico.
In molte denominazioni cristiane, i leader religiosi possono sposarsi e avere famiglie, dimostrando che è possibile vivere una vita religiosa piena e appagante mentre si vive anche nel matrimonio.
Il dibattito su questo tema è ancora aperto e riconoscere la dimensione umana dei religiosi e il loro diritto all’amore potrebbe avere un impatto positivo sia su di loro che sull’umanita e sull’umanesimo, per la libertà di vivere tutti appieno i diritti universali.