Imola. La sentenza del Tar, relativa all’annullamento del bando di assegnazione per il Caffè la Rocca – luogo fortemente simbolico per la città – solleva alcune riflessioni. Una di queste arriva dal Consigliere Roi (Movimento 5 Stelle) che si chiede quali siano “le reali capacità di Area Blu nella gestione dei bandi” – ma anche se “trasparente e legalità della pubblica amministrazione dovrebbero essere una priorità assoluta specialmente in un bando come questo”. Una gara – ricostruisce l’ex Magistrato “che aveva sollevato da subito animate discussioni che il Sindaco evità maldestramente, sostenendo che, pur conoscendo bene il sig. Brusaferri, non si era occupato di quella procedura.”
Per quanto riguarda la licenza che riguarda la concessione di un’attività pubblica, la quale, osservano i 5 Stelle – “dovrebbe rispondere a rigorosi criteri di legge in ordine all’assenza di condanne penali per i reati contro la pubblica amministrazione, terrorismo, riciclaggio e verifica del regolare pagamento delle imposte per gli amministratori dei soggetti partecipanti, ma su questo, Area Blu, ha omesso di effettuare questa verifica intorno ai “requisiti morali” (cosiddetti a titolo esemplificativo) della società poi risultata vincitrice, la Mr. Bruce di Emanuele Brusaferri.”
“Temendo la deriva di una possibile imparzialità amministrativa” – rende noto Roi – “come consigliere del M5S, inviai un esposto al prefetto di Bologna dr. Attilio Visconti il quale, nel marzo 2024, mi segnalò come il Sindaco Panieri gli avesse assicurato la conformità della procedura rispetto alla normativa vigente ed ai principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza.”
A questo punto, l’esponente di minoranza si fa una domanda “che pesa come un macigno”, ovvero “quali sono state le ragioni che hanno portato Area Blu a questa omissione”
Se, come prevede la legge” – aggiunge Roi – “Area Blu avesse introdotto la richiesta dei cosiddetti “requisiti morali”, la società Mr. Bruce che si è aggiudicata il bando, sarebbe stata esclusa o no? Sappiamo dei buoni rapporti tra il sindaco Panieri ed Emanuele Brusaferri, e apprendiamo dalla stampa locale del 6 gennaio scorso, dei finanziamenti di quest’ultimo (indubbiamente leciti) alla trascorsa campagna elettorale del sindaco stesso e abbiamo timore che questa criticità gestionale porterà a contenziosi che graveranno verosimilmente sui cittadini imolesi.
Questo è la vera causale” – annotano – “che, temiamo, nemmeno il Consiglio di Stato – che probabilmente verrà coinvolto a breve per un ricorso – potrà chiarire. A meno che il responsabile di Area Blu non ammetta l’errore formale e magari presenti immediate dimissioni.
Una storia – concludono i 5 stelle – “che apre il 2025 in modo sgradevole per una delicata procedura che avrebbe dovuto essere improntata alla massima trasparenza e responsabilità e che invece solleva seri dubbi sulla correttezza del processo di assegnazione della licenza.”
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