DOPO L’INCENDIO DEL NOVEMBRE SCORSO, TORNA PROVVISORIAMENTE IN FUNZIONE VIA MONTERICCO, CHE FA PARTE DELLE CALDAIE DI BACKUP
Imola. Dopo l’incendio alla centrale Hera– Casalegno, i disservizi in termini di riscaldamento erano stati evitati proprio grazie alla rete di caldaie di backup riattivate per ovviare a inconvenienti del genere.
Tra queste, vi è proprio la vecchia centrale di teleriscaldamento di via Montericco, nel quartiere Pedagna. Come ci ha confermato HERA, la vecchia centrale fa parte di questa rete ed è quindi rientrata in funzione. Attorno ad essa, sono stati attivati alcuni lavori e l’area è stata transennata. Nelle ore notturne sono state udite invece delle forti vibrazioni da basse frequenze.
Negli ultimi anni la vecchia centrale, ormai in disuso, è finita al centro delle cronache per diversi motivi. Uno su tutti, l’ipotesi di ospitare un’isola ecologica di ultima generazione – opzione poi sventata dopo le proteste di Comitato Agorà Montericco e residenti. Poi, nell’estate del 2023, fu teatro suo malgrado del grave incidente occorso a una ragazza, precipitata da un terrapieno alto cinque metri.
CENTRALE DI COOGENERAZIONE HERA-CASALEGNO – DOPO L’INCENDIO
Non è noto al momento per quanto proseguiranno i lavori di manutenzione alla centrale di via Casalegno coinvolta da un incendio lo scorso 21 novembre. Al momento l’impianto sarebbe ancora fermo. Non sono note nemmeno le ragioni, sulle quali nemmeno i Vigili del Fuoco si sono espressi (le motivazioni che hanno scatenato il rogo non erano ancora emerse) Nel sito i lavori proseguono e potrebbero farlo ancora per diversi mesi.
Hera ha sempre considerato l’impianto di grande modernità sia sotto il profilo tecnico che architettonico; realizzato all’interno dell’area urbana e per questo, all’epoca, attirò non poche polemiche da parte di politica e cittadini di Zolino-Pontesanto(con la costituzione anche di un Comitato che si oppose). La centrale vanta una potenza fino a 80 Megawatt di energia elettrica e 65 Megawatt termici, ed è il polo di produzione principale del calore necessario alla rete di teleriscaldamento della città e rende Imola indipendente dal punto di vista energetico, consentendo il distacco dalla rete elettrica nazionale e il funzionamento isolato dell’impianto anche in caso di blackout, creando un “sistema”, considerato dalla multiutility con connotati di unicità a livello nazionale.
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