A Imola, il tema del verde pubblico è tornato di primo piano e non sempre per motivi nobili. Se il Santerno risulta tra le città che può vantare uno dei patrimoni arborei tra i più ampi, chi è chiamato a occuparsene è da qualche tempo sotto i riflettori per una gestione considerata talvolta troppo irrispettosa e indiscriminata nei confronti di alberi e aiuole.
Se per quanto riguarda il cimitero del Piratello, Area Blu sembra aver voltato pagina, per quanto concerne alberi e giardini la gestione sembra incontrare qualche difficoltà. Nessuno contesta l’intervento sugli alberi malati e quelli pericolanti, ma se la pianta non viene immediatamente sostituita, lasciando spazio a improbabili quanto ampie chiazze di bitume, gli interrogativi sulla metodologia e l’organizzazione del reparto della partecipata che ha in carico queste attività diventano dubbi sempre più pesanti. E se tre indizi fanno una prova, il ripetersi di questo modus operandi fa capire che non si tratta forse di banali errori ma di un vero e proprio accanimento.
Prendiamo ad esempio via Romeo Galli oppure viale Rivalta. E’ sotto gli occhi di tutti che c’è qualcosa che non va. (foto di seguito, viale Rivalta 2017, viale Rivalta 2024)
Nel quartiere Cappuccini: in via Sbarretti, da circa una decina d’anni a questa parte è iniziato l’abbattimento di alcuni alberi con l’esposizione di un cartello che ne prometteva la reimpiantazione nella prima stagione utile.
Per questo motivo, i residenti hanno indetto una raccolta firme.
“Questo stillicidio” – raccontano i promotori della petizione – “è durato negli anni con il palese risultato attuale che conta solo 7 alberi superstiti dei 50 iniziali. Tale petizione, inviata in Municipio, è stata firmata da 45 persone.
“Per anni ci sono stati abbattimenti effettuati segando il tronco a circa 1 metro dal suolo e togliendo il ceppo dopo alcuni anni. Alcune postazioni addirittura sono state asfaltate, altre rimangono come grandi buche in terra.
“In sintesi ” – fanno sapere – “è stato fatto uno scempio di ciò che era un bel vialetto del quartiere Cappuccini. “
“L’effetto estetico e di arredo urbano è importante per il decoro della zona ed è superfluo ricordare che il Verde dentro la città è di grande valenza salutistica per il ruolo d’arginare attivamente l’inquinamento dell’aria, per la capacità d’assorbire anidride carbonica e altri inquinanti, fungendo altresì da elemento filtrante per polveri e gas.
“Inoltre negli ultimi anni con estati più torride del solito le abitazioni che sono in prossimità di via Sbarretti non hanno beneficiato degli effetti positivi che avrebbero dato gli alberi abbattuti a contrastare l’isola urbana di calore.
“Per quanto sopra esposto i sottoscritti cittadini chiedono che vengano al più presto nuovamente piantati gli alberi abbattuti così da ricostituire il patrimonio arboreo della via Cardinale Sbarretti. “
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