CARAPIA (FDI) : “Ciò che è certo è che sono state imbrattate cose di altri”
Imola. Fa parlare “Freak of Nature” che ha visto disegnare strisce di bambù sulle vetrine dei locali sfitti di Imola. L’iniziativa dell’artista di strada, era quella di marchiare gli edifici abbandonati: sono stati 60 i negozi “censiti” con il caratteristico tratto del bambù, numerati in modo sequenziale e che rappresentano solo una parte delle numerose attività abbandonate nei centri storici del nostro Paese. La notizia in queste ore ha trovato ampio risalto sulla stampa anche se tuttavia è doveroso chiedersi se i proprietari dei locali sfitti abbiano o meno gradito. A chiederselo è l’opposizione con Simone Carapia (FDI) che si sofferma sull’unica cosa certa, ovvero, che sono state imbrattate cose di altri. “Era permesso farlo a Imola?” – si chiede il meloniano in una nota – “Se fossi io ad avere un negozio sfitto non gradirei di certo che qualcuno si permettesse di verniciarmi la vetrina senza esserne autorizzato. Oppure quest’artista è stato invitato a fare la conta dell’esorbitante numero di locali sfitti del centro storico?” E poi la provocazione politica nei confronti dell’amministrazione, benchè “Se il Sindaco e l’assessore Raffini volevano contare i negozi sfitti non dovevano farsi aiutare indirettamente da un artista della strada, bastava un pallottoliere ed un esame di coscienza.”
A questo punto ci piacerebbe sapere cosa ne pensano da Palazzo” – aggiunge Carapia – perché , se non ricordo male, c’è sempre stato un occhio di riguardo nei confronti di questo tipo di arte ( vedi feste ” Street art “e pitture/graffiti vari anche su edifici popolari).”
“Al di là del fatto che uno passa per invisibile in una notte e disegna oltre 70 vetrine in centro e questo mi lascia alquanto perplesso” – segnala – e Imola con 70 negozi solo in centro la dice lunga sulla situazione dei troppi spazi vuoti nel cuore della Città. Non bastano dei contributi una tantum modello mancetta (con un bando da 75 mila euro sembra che abbiano risolto tutti i problemi da palazzo), ma servono facilitazioni, servizi, verde e sicurezza affinché la genti torni ad abitare, vivere e sviluppare la propria attività nel cuore della Città – “Non condivido la denuncia fatta in questo modo da Freak of Nature” – mette in chiaro – “ma è palese che troppi spazi vuoti portano alla perdita di identità delle città, spopolamento e degrado urbano ed umano e soprattutto si sta perdendo il senso di avere città a misure d’uomo…e da questo punto di vista chi governa il territorio non fa nulla.”
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