IL SINDACO MARCO PANIERI E LA CITTÀ FESTEGGIANO IL CENTENARIO DI VIRGINIA “GINA” MANARESI
Ieri, martedì 26 novembre, il Sindaco di Imola Marco Panieri ha festeggiato a nome della Città il traguardo dei 100 anni di Virginia Manaresi, conosciuta come “Gina”, il nome che portava come staffetta partigiana. La festa, svoltasi a Castel Del Rio, organizzata dall’ANPI di Imola, dall’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti (ANED), dallo SPI CGIL e d’intesa con la figlia Cinzia, è stata un’occasione per ricordare una figura straordinaria della Resistenza imolese e onorare una vita dedicata agli ideali di libertà e giustizia.
Nata il 26 novembre 1924 a Imola, “Gina” è cresciuta in una famiglia antifascista e si è distinta per il suo impegno nella lotta contro il regime durante la Seconda guerra mondiale. Impiegata alla Caproni, si avvicinò al movimento clandestino tramite Elio Gollini e divenne una figura chiave nella distribuzione della stampa clandestina e nei collegamenti tra i gruppi partigiani di diversi territori, tra cui Castel San Pietro Terme, Ozzano Emilia e Sesto Imolese.
Staffetta personale di Domenico Rivalta, fu arrestata il 29 novembre 1944 e incarcerata prima a Imola, poi a Bologna, e infine deportata nel campo di concentramento di Bolzano. Qui, come prigioniera politica, riuscì a mantenere la speranza e la solidarietà con i suoi compagni, arrivando a sottrarre cibo per aiutarli. Nell’aprile del 1945 riuscì a fuggire, unendosi al movimento partigiano in Val di Non e rientrando a Imola a maggio del 1945.
Riconosciuta partigiana nella brigata SAP Imola, Virginia è stata per anni Presidente dell’ANED di Imola e ha continuato a rappresentare un simbolo di coraggio e dedizione ai valori democratici. Ha inoltre fondato la sezione comunale dell’UDI e contribuito alla pubblicazione di “Vent’anni”.
Durante la celebrazione, il Sindaco Panieri ha consegnato a Virginia Manaresi, “Gina”, la Medaglia dei Centenari, un riconoscimento speciale per coloro che raggiungono questo straordinario traguardo di vita. «Con la sua storia, Gina è testimone e custode di una memoria preziosa per tutta la nostra comunità. La sua vita rappresenta un esempio di impegno e responsabilità, che continuerà a ispirarci a lungo», ha dichiarato Panieri.
Un momento di festa, ma anche di riflessione e gratitudine per un’intera vita dedicata alla libertà, alla solidarietà e all’emancipazione femminile.