Non ancora chiare le cause che hanno innescato l’incendio sul tetto della centrale di coogenerazione Hera di via Casalegno. Lo confermano gli stessi Vigili del Fuoco, a conclusione di un lungo e paziente intervento di spegnimento del rogo. Per accertare dunque le cause, azione necessaria necessaria, sarà quindi opportuno effettuare dei sopralluoghi tecnici all’interno del sito,sia di personale di Vigili del Fuoco che di tecnici della stessa holding. Soltanto a questo punto, ci si augura, dopo forse quella che potrà rivelarsi una minuziosa ricerca, potranno emergere – com’è giusto che sia- le ragioni dell’incidente.

INTERROGAZIONE DI FRATELLI D’ITALIA
Presentata un’interrogazione da parte del consigliere Simone Carapia, che sottopone al Comune di Imola alcuni quesiti, per capire se ARPAE abbia effettuato i campionamenti d’aria sul posto durante il rogo e dopo, se siano state effettuate indagini complesse, e se i risultati delle analisi siano stati già fatti pervenire al Comune di Imola:

“Mi auguro che Arpae faccia al più presto una relazione sull’accaduto. In questo modo con assoluta sicurezza potremmo capire cos’ha bruciato. Nessuno vuole fare terrorismo psicologico” – mette in chiaro – “ma su queste cose non si scherza. E le rassicurazioni claudicanti delle Istituzioni territoriali hanno ingenerato più di un dubbio. Siamo contenti che la gente non rimanga al freddo ( prima rassicurazione di Hera), ma vogliamo sapere con assoluta certezza” – conclude – “il motivo di questo incendio e cosa ha sprigionato nell’aria di Imola.
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