Imola. “Le operazioni di spegnimento all’incendio che si è verificato sul tetto dell’impianto di cogenerazione di via Casalegno a Imola stanno proseguendo. “ In una nota, nelle scorse ore, il Sindaco Panieri cerca di chiarire l’accaduto: nel frattempo anche HERA (come vi avevamo anticipato) si era espressa-Il Primo Cittadino ha poi chiarito come “non siano emersi elementi di preoccupazione durante le continue verifiche e i monitoraggi di queste ore. HERA programmerà tempestivamente i lavori di ripristino dell’impianto e comunica che l’incendio non ha provocato alcun disservizio al teleriscaldamento , che è e sarà garantito a tutti gli utenti grazie alla rete di caldaie di backup.”
Il Consigliere di Fratelli d’Italia, Simone Carapia, tramite una nota stampa, chiede maggiori informazioni e chiarezza- “Il Sindaco Marco Panieri si è precipitato a dire cosa non c’era con tanta certezza, perché non ci dice invece cosa bruciava con certezza? Esistono sostanze non nocive che solo bruciando lo diventano, un esempio noto a tutti la diossina. Quindi oltre ad una comunicazione grottesca al limite del ridicolo, vorremmo avere delle risposte , visto che l’impianto non è nel deserto ma nella Città. Ce le ricordiamo tutti, anche se sono passati 14 anni , le polemiche sulla costruzione della centrale , con la volontà della sinistra che governava Imola di creare un monopolio per Hera, con il teleriscaldamento-salasso per tante famiglie imolesi. Adesso a distanza di anni” – l’ammenda dell’esponente meloniano – “vengono fuori i limiti di una struttura posizionata in un luogo non consono e adeguato per la salute e l’incolumità collettiva. E’ bastato un incendio per allarmare la Città e mettere in crisi la comunicazione istituzionale del primo cittadino…con il “non sta bruciando materiale infiammabile”.