“Ci sono enormi distorsioni nella concorrenza tra giganti del web e imprese di vicinato”, a dirlo è la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, che nella sua relazione all’assemblea annuale annuncia di aver presentato “un esposto all’Autorità garante delle concorrenza e dei mercati, attendiamo una risposta”.

Denuncia “il far west del web” con “vendite scontate in contrasto con le norme” e “abusi di posizione dominante” come “cambiamenti unilaterali delle condizioni di vendita per le terze parti”. Un allarme lanciato mentre è in arrivo il Black Friday che “rischia di prosciugare il Natale dei negozi”: verrà acquistato un terzo dei regali e sei acquisti su 10 saranno sul web, stima un sondaggio per Confesercenti di Ipsos.

“L’impatto del Black Friday è altissimo: l’86% degli italiani valuterà le offerte, il 44% ha addirittura già deciso cosa acquistare”. E “lo spazio per i negozi di vicinato, che non hanno la possibilità di competere con gli investimenti promozionali dei giganti, si è progressivamente sempre più ridotto”. Ma, ribadisce la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise “a rendere ancora più esplosiva la situazione è il far west del web. Una situazione alla quale porre rimedio”.

Nel 2024 sono “spariti 3,2 miliardi di consumi” attesi, rispetto alle stime del governo nel Def di aprile. In 10 anni sono scomparsi 140mila negozi e con il crollo delle nascite in dieci anni le nuove aperture sono dimezzate: -52% sul 2014, –76% nel commercio ambulante, -40% per ristorazione e bar. “La prima sfida” – interviene Patrizia De Luise, Presidente Confesercenti- “è la crescita dell’economia, a partire dai consumi delle famiglie”: serve “più coesione”, un “progetto comune”, e “un quadro politico meno conflittuale, meno urlato e più propenso a ricercare soluzioni condivise”.
Abbiamo individuato cinque fronti prioritari, cinque sfide essenziali per un’Italia più forte. Obiettivi che vogliamo condividere nel rispetto dei ruoli, delle istituzioni e delle idee altrui”. Per raggiungerli “serve un cambio di passo”, il monito della presidente di Confesercercenti dall’assemblea annuale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: le risposte – si augura – possono arrivare dalla manovra ma anche dalla legge annuale per le pmi annunciata dal ministro Urso.

Le stime di Confesercenti accendono i riflettori sulla crescita: “Quest’anno l’aumento del Pil dovrebbe attestarsi allo 0,6%. Esauriti gli effetti del superbonus e delle politiche espansive seguite alla pandemia, si rischia una crescita dello zero virgola. A mancare è soprattutto la spinta propulsiva dei consumi, la cui dinamica rimane più debole del previsto. Chiuderemo il 2024 con circa 3,2 miliardi di spesa delle famiglie in meno rispetto alle previsioni del Def”.

CENTRI URBANI

Una sfida decisiva è anche “la questione dell’inverno demografico e della rigenerazione dei centri urbani e dei territori”: servono “politiche di incentivo per le famiglie e sostegno alla natalità”, come anche sul fronte dell’immigrazione “politiche di accoglienza mirate a integrare la forza lavoro mancante”.

E poi “Il rilancio delle imprese del territorio è un altro dei fronti su cui concentrare l’azione di governo”; servono “investimenti per arginare la desertificazione commerciale dell’Italia”. Le proposte: “Un regime agevolato accompagnato da semplificazioni burocratiche” ed “un fondo per la rigenerazione urbana”, anche con un contributo dai giganti del web.

BLACK FRIDAY, CONCORRENZA

“l’esclusione di fatto dei negozi dalla competizione del Black Friday è dovuta, principalmente, allo squilibrio concorrenziale che c’è con i giganti dell’eCommerce” quasi tutte grandi piattaforme che – grazie alla loro struttura multinazionale – godono di indiscutibili vantaggi fiscali. Un vantaggio che, unito alle grandi risorse a disposizione, li ha portati a dominare di fatto il mercato delle vendite online italiano”, con una “posizione dominante” considerata “un problema, perché realizza una sostanziale concorrenza sleale ai danni del retail offline”, i negozi.

Secondo i dati forniti a Confesercenti dall’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, nel 2023 gli acquisti online degli italiani hanno superato i 54 miliardi di euro ma la torta è andata soprattutto ai giganti: i primi 20 merchant hanno il 71% del mercato, circa 38 miliardi dei 54 complessivi. “Un grado di concentrazione che non ha eguali negli altri canali distributivi”. Per Confesercenti “l’asimmetria esistente è dimostrata proprio da Black Friday e Boxing Days: eventi importati in Italia grazie a fortissimi investimenti di marketing e senza rispettare le regole sulle vendite promozionali.