Il PD di Castel Guelfo a nome del proprio coordinatore locale Dino Landi respinge al mittente le accuse della destra imolese, in particolare del consigliere comunale di Imola Nicolas Vacchi.
“Dispiace riscontrare come in un momento così difficile per il nostro paese – sottolinea Landi
–, la destra continui nella propria azione di strumentalizzazione politica, attaccando i Sindaci, anziché mettersi al servizio della Comunità Guelfese, colpita da tre alluvioni, non da quatto come affermato da Vacchi, dimostrando quanto conosce realmente il territorio di Castel Guelfo”.
“Forse Vacchi – continua Landi – non ricorda che la destra, e il suo partito in particolare, è al Governo del Paese. In un momento così delicato le Istituzioni devono mettersi al servizio dei cittadini e lavorare assieme per raggiungere gli obiettivi che tutti auspichiamo. La destra Imolese anzichè giocare sulle angosce delle persone, alimentando le paure a fini esclusivamente elettorali, ci dica dove sono i fondi per i progetti speciali tra cui quello del Sillaro“.
“Con quali elementi Vacchi dichiara che il Sindaco Franceschi non ha fatto niente – si chiede Landi –? Un consigliere comunale, che addirittura si candida al Consiglio regionale, non può non sapere che le competenze territoriali degli interventi realmente risolutivi non sono in capo al Comune di Castel Guelfo.
In merito ai fondi del Governo, Vacchi sbaglia destinatario della domanda: lo chieda al Governo che un anno fa ha scientificamente voluto mantenere a Roma la struttura commissariale, anziché ascoltare i territori e i Sindaci dell’Emilia-Romagna”.
Sull’enesimo attacco della destra interviene anche la Federazione imolese del Pd. “Vacchi e il suo partito dimenticano che mentre c’è qualcuno che pontifica e strumentalizza i sempre più frequenti nubifragi – rinforzano il segretario Fausto Tinti e il candidato al Consiglio regionale Fabrizio Castellari – i Sindaci sono ad ogni evento alluvionale impegnati in prima persona, a fianco delle loro comunità, per coordinare i soccorsi e gestire le criticità. Anche se il loro lavoro e quello delle nostre strutture territoriali hanno funzionato, non possiamo certo pensare che sia andato tutto bene – riconoscono due dem – . Le conseguenze del cambiamento climatico hanno colpito tutta l’Italia e l’Europa, non solo l’Emilia-Romagna e Castel Guelfo.
Ci stiamo assumendo di nuovo la responsabilità del governo regionale non solo per gestire l’emergenza ma anche per predisporre tutti gli strumenti e gli interventi per prevenire nel lungo termine le conseguenze di eventi eccezionali come gli attuali prendendoci cura del territorio e mettendolo in sicurezza. Ma serve il prima possibile mettere da parte le polemiche e rendere concreto il piano straordinario sul dissesto idrogeologico che la Regione Emilia-Romagna ha presentato al Commissario e il Governo deve ancora esaminare. Va predisposto subito un grande piano finanziario nazionale per definenire insieme alle Regioni, e dunque ai territori, gli interventi prioritari da mettere in campo”.
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