L'Altra Imola
Memoria

Croce in Campo, quando tutto ebbe inizio

L’attuale chiesa di Croce in Campo, che prende il nome dalla croce stazionale in marmo di cui si caratterizza e dedicata all’Esaltazione della stessa, è ubicata in piazzale Michelangelo e rappresenta un bell’esempio di architettura moderna. I lavori di costruzione sono iniziati nell’agosto del 1964, mentre la solenne apertura risale all’aprile 1966, come punto di riferimento per il successivo sviluppo del quartiere Colombarina. L’architetto Vittorio Fiorentini ha progettato l’edificio pensandolo come un ampio ambulacro, non molto alto per favorire il raccoglimento, che si allarga attorno all’altare. Nel novembre del 2023 è stata organizzata un’interessante mostra “Architettura a Imola nel secondo ‘900. Gli archivi di Vittorio Fiorentini e Sanzio Cremonini” da cui appunto proviene l’immagine di copertina.

Al centro ha collocato un’ardita guglia che col suo movimento ascensionale intende suggerire l’elevazione spirituale, dando un inconfondibile tono di edificio dedicato al culto. All’interno della chiesa, retrostante l’altare, viene collocato il ricordo della più antica chiesa di Croce in Campo che sorgeva in cima al colle: si tratta di una delle più antiche croci stazionali databile intorno al XII secolo. Durante il Medioevo si era soliti collocare croci come queste in campo aperto, generalmente erette su una colonna marmorea, per indicare ai pellegrini la vicinanza di una chiesa. Essa è stata lavorata artigianalmente e ha subito rimaneggiamenti nel corso del tempo. A sinistra dell’edificio di culto sorge la casa canonica, spaziosa e luminosa, e a destra la sede delle opere parrocchiali, con le nuove campane inaugurate nel 1989.
La chiesa fa parte della Parrocchia dell’Esaltazione della Santa Croce in Croce in Campo la cui esistenza risale già al 1642: la presenza della chiesa nella zona collinare di Imola è attestata dal secolo XIII, mentre appunto nel 1966 la chiesa e la sede parrocchiale sono state trasferite alla periferia di Imola, in piazzale Michelangelo.

LE TRE CHIESE DI CROCE IN CAMPO

La vecchia chiesa di Croce in Campo si trovava nella parte alta di via dei Colli e fu abbattuta in seguito alla costruzione dell’autodromo: oggi rimane solo un’area verde vicino al piccolo cimitero. Nel 1966, dopo la rapida espansione a sud-est della città, fu appunto aperta al culto la nuova chiesa parrocchiale, tra via Leopardi e piazza Michelangelo.
Quando si parla di Croce in Campo però, non si può non menzionare la figura del carismatico Don Giovanni Gaddoni e le tre chiese che lo videro protagonista.
Nella foto pubblicata sopra da Imola Evoluzione della Città , sulla sinistra compare la vecchia chiesa di Croce in Campo: l’immagine è anteriore al 1950 in quanto non c’era ancora il circuito ma un campo arato. In previsione della demolizione della vecchia Chiesa fu costruita, a 300 metri di distanza sulla destra del vialetto che porta alla Scuola Agraria, il piccolo e nuovo Santuario di Croce in Campo (immagine a destra) tuttora aperto ai fedeli. Nella foto di seguito, una rarità recuperata da Luigi Mongardi, Don Giovanni Gaddoni che sovraintende personalmente i lavori, direttamente dalla cima delle impalcature riservate ai muratori.

Post Correlati

Augusto Galassi, Pacajò “il Re del Santerno”

Redazione
5 mesi fa

ACQUE MINERALI: “LA NOSTRA AMAZZONIA”

Redazione
8 mesi fa

Castiglioncello, 1944: la morte del Partigiano Leandro ucciso per errore dai suoi compagni

Redazione
5 mesi fa
Exit mobile version