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In arrivo contribuiti per rette CRA, FdI “Aumentate a febbraio scorso”

IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE PER MITIGARE LE RETTE NELLE CRA AGLI OSPITI SOTTO UNA SOGLIA ISEE, CARAPIA (FdI): “Prima aumentano a tutti poi diminuiscono a pochi”


Anche il nostro territorio si sta organizzando a seguito dell’accordo tra la Regione Emilia-Romagna” – fa sapere il Circondario – “i Sindacati CGIL-CISL-UIL, SPI-FNP-UILP e ANCI, che prevede di riconoscere agli ospiti delle CRA, che occupano posti accreditati e contrattualizzati delle Case Residenza Anziani e che presentano una dichiarazione ISEE sotto i limiti previsti, un contributo sulle rette dovute per il solo anno 2024 a partire dal mese di febbraio, per mitigare l’aumento intervenuto in quella data.

Per finanziare tali contributi la Regione Emilia-Romagna ha stanziato risorse aggiuntive, 10 milioni di euro, che sono stati ripartiti tra i Distretti sulla base dei posti di CRA accreditati e contrattualizzati al 31 dicembre 2023 (per il nostro territorio sono 508) e che, per il Nuovo Circondario Imolese, corrispondono a € 319.256,00.
LA DENUNCIA DI SIMONE CARAPIA – FdI
Simone Carapia, in qualità di Capogruppo di Fratelli d’Italia in Circondario, tira le orecchie alla Regione “perchè da pochi mesi hanno aumentato le rette indiscriminatamente di 4,10 euro al giorno a tutti i degenti delle RSA. Un aumento di 123 euro al mese e 1500 euro in più all’anno che va a gravare sugli anziani , sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie. Oltretutto saranno in pochi, con i limiti dati dall’ente di Viale Aldo Moro, a beneficiare di queste mitigazioni, perché le famiglie per ottenere detti contributi dovranno presentare l’ISEE sociosanitario residenze che farà da mannaia per molte domande.
“UNO SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE”
L’esponente di Fratelli d’Italia derubrica il provvedimento al “solito specchietto per le allodole, dove prima aumentano a tutti e dopo mitigano a pochissimi e intanto c’è il tempo per farsi belli in campagna elettorale e anche per attaccare il governo sul mancato incremento del fondo nazionale per la non autosufficienza, insomma unire l’utile al dilettevole. Dal canto suo” – ricostruisce – “il Nuovo Circondario Imolese con delibera di Giunta 95 dell’8 agosto u.s, ha varato un progetto territoriale prevedendo ben 4000 euro per raccogliere le domande, fare l’istruttoria e la successiva erogazione a quelle poche famiglie fortunate che, dopo aver ricevuto l’aumento come tutte le altre, avranno forse una piccola mitigazione. Ma la gran parte della cifra stanziata (gli oltre 300 mila euro), non serve un indovino per capire che non verrà elargita. Con questa operazione che si può definire “fumo negli occhi” si autocelebreranno la Regione, il Circondario, il centrosinistra che governa questi territori, dimenticandosi però del gravoso aumento voluto dagli stessi.
“RISCHIO INSODDISFAZIONE PER LE FAMIGLIE”
A operazioni concluse sarò molto curioso di avere i report su questo progetto con un’unica certezza” – ammette Carapia– “che tante famiglie con questi paletti/ vincoli, non saranno soddisfatte, ma rimarranno comunque da pagare 1500 euro in più all’anno per il proprio caro in struttura. Su questo versante, oltre ai rincari e alle presunte mitigazioni per tutti, sarebbe importante che chi governa il territorio invece di autorizzare RSA nel forese e nella zona industriale , prendesse coscienza che una struttura per anziani e persone in difficoltà potrebbe collocarsi nell’area dell’Osservanza, unico polmone verde prossimo al centro della Città (visti anche i continui rincari).”

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