Imola. Un italiano di 46 anni ha aggredito il figlio sedicenne davanti a un bar di viale Marconi: è accaduto lunedì 19 agosto. Ora è accusato di tentato omicidio. Per il sedicenne prognosi di 10 giorni. Anche gli agenti di Polizia sono rimasti feriti nel tentativo di fermare l’aggressore,rispettivamente con prognosi di 3 e 5 giorni


L’AGGRESSSIONE
Non sono neanche le otto del mattino di lunedì scorso quando un uomo, classe ’78, si reca davanti a un bar di viale Marconi; nel locale è presente il figlio sedicenne con la sua fidanzata.
L’uomo – con precedenti per lesioni, rissa, resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia- si avvicina al giovane, inveendogli contro senza apparenti motivi. Lo minaccia di morte, tirandogli addosso una panca, dopodiché lo sbatte a terra afferrandolo al collo e per di piu mettendosi a cavalcioni col ginocchio sullo sterno del ragazzo che fatica a respirare. C’erano diversi astanti che hanno tentato verbalmente di dissuadere l’aggressore ma l’uomo sembrava in uno stato di alterazione. Uno dei presenti ha chiamato il 113 e la centrale operativa ha inviato sul posto volante e ambulanza. Gli agenti sono riusciti – non senza difficoltà – a fermare la folle azione del genitore, infatti, i due poliziotti sono rimasti feriti con prognosi rispettivamente di 3 e 5 giorni.(l’aggressore ora, oltre che di tentato omicidio, è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale) Il ragazzino ha inizialmente rifiutato il trasporto in Pronto Soccorso ma si è poi convinto per via del forte dolore che sentiva al petto. E’ poi emerso un politrauma contusivo con prognosi di 7 giorni. Il genitore del sedicenne è stato condotto alla Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida.
IL CONTESTO
La famiglia del giovane è da tempo seguita dai servizi sociali. Una situazione delicata, che vede un figlio che non andando d’accordo col compagno della madre (la quale ha l’affidamento esclusivo) decide di andare a vivere col padre, per tentare di ricucire un rapporto forse ormai logoro. Poi, qualche settimana fa, il sedicenne aveva trascorso due settimane in ferie col padre in Basilicata, ma già in quel frangente l’uomo aveva dato segnali di aggressività. Poi, la grave aggressione dell’altro ieri, al momento senza ancora un motivo chiaro.
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