MOROTTI: “NON È LA LEGA A ESSERE CAMBIATA MA SANGIORGI CHE PER COERENZA DOVREBBE LASCIARE LA POLTRONA DI CONSIGLIERE, SUA MISSIVA PIENA DI LUOGHI COMUNI E AFFERMAZIONI CONGENIALI A SINISTRA POPULISTA E RADICALE”

Non è la Lega a essere cambiata, è Riccardo Sangiorgi che forse non ha mai chiarito con se stesso da che parte stare. Il giochino di Sangiorgi non è una novità: si sale sul carro di un partito per essere eletti per poi incominciare con i distinguo e le critiche e infine si sbatte la porta, ma rimanendo ben piantati nella poltrona di consigliere comunale a cui si è approdati con i voti leghisti. Libero di cambiare casacca, Sangiorgi, ma si senta anche in dovere di andare fino in fondo, dimettendosi da consigliere comunale, per non tradire la volontà degli elettori e, soprattutto, non motivando il suo addio alla Lega con ragioni strumentali e facilmente smentibili”.
Così Fabio Morotti, plenipotenziario della Lega imolese, in una nota dove afferma di “non stupirsi più di tanto dell’uscita di Sangiorgi giustificata confusamente in una missiva piena di luoghi comuni e affermazioni congeniali alle sinistre radicali e populiste”.
“Segno che Sangiorgi non ha le idee ben chiare. Purtroppo c’è chi si butta in politica senza la dovuta conoscenza e l’umiltà di ragionare a 360 gradi piuttosto che in un limitato orizzonte personalistico. La Lega è certamente un partito liberal-conservatore e da anni, non da ieri, ha assunto una linea tuttora condivisa all’unanimità dal Consiglio federale. Nostro obiettivo cardine sostenere e difendere la libertà contro ogni ideologismo e regime che la conculchi, compreso il politicamente corretto e la neo-religione ‘woke’ che punta delegittimare la nostra civiltà occidentale e, sì, stiamo certamente dalla parte delle democrazie attaccate e messe a rischio dal terrorismo e dal totalitarismo di dittature e teocrazie“.