Imola. Dopo la fase conclusiva dei cantieri che hanno goduto degli incentivi statali del Superbonus, certamente molti completati con successo, si scopre anche come ve ne siano tuttavia ancora molti in fase di stallo. Situazioni davvero spiacevoli quanto enormemente stressanti per i residenti che li abitano, precipitati in un vortice ignoto tra burocrazia e avvocati.
Molti di essi tra quelli in stand-bye ormai da tempo immemore, figurerebbe general contractor proprio la famosa Grimont.
Dopo via Vivaldi, Pedagna Ovest, l’altro edificio che merita attenzione è quello di via Mario Neri. Anch’essa una torre di cinque piani, si evidenzia il ponteggio già smontato a lavoro incompleto. Le famiglie di residenti, si sono anch’esse appellate a uno studio legale per cercare una via d’uscita dalla complessa situazione. Il condominio mostra una divisione nell’avanzamento dei lavori: sul lato via Vivaldi, è visibile l’intonaco al grezzo, mentre sul lato Mario Neri, il cappotto nudo, privo di ulteriore copertura, con tutti i fattori a cui è esposto: nel dicembre 2023 sono state demolite le pavimentazioni delle terrazze, che si ritrovano ricoperte da pezzi di cartone. All’interno di alcuni appartamenti, fanno sapere i residenti, sono comparse infiltrazioni, specie quando piove. All’ultimo piano un’inquilina è costretta a spargere catinelle per l’appartamento. Anche in questo caso l’azienda in subappalto sarebbe uscita, in favore di Rinascita.


VIA MILANA –
Davvero kafkiana la situazione nel quartiere Marconi: in via della Milana, nell’edificio angolo con via Marzabotto, sarebbe stato demolito il tetto ma i lavori si sarebbero poi fermati improvvisamente poco dopo: enormi i problemi quando piove. Inoltre, alcuni appartamenti avrebbero subito danni periziati di importo pari al loro stesso valore. Nel dicembre scorso, pare si tentò una soluzione in extremis, che prevedeva l’installazione di teloni di nylon sul tetto, ma senza sortire grandi risultati. Come si apprende, pare sempre che i condomini vogliano valutare l’installazione di una struttura temporanea per coprire il tetto, dal costo di 100.000 euro .
VIA VICO.
Anche in via Gian Battista Vico, traversa di via Tommaso Campanello, il cantiere che godeva degli incentivi statali Superbonus è ormai fermo da tempo. L’edificio si mostra con le facciate pari al grezzo e i ponteggi già smontati. I calcinacci e i detriti che campeggiano nel piazzale dedicato ai garage.

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